A un anno dal terremoto il Nepal e’ un paese che continua a tremare – 21.04.2016

A un anno dal terremoto il Nepal e’ un paese che continua a tremare

Milano, 21 Aprile 2016 - E’ passato un anno dai terremoti che colpirono il Nepal il 25 aprile e il 12 maggio 2015, causando la morte di quasi 9.000 persone, ferendone più di 24.000 e danneggiando o distruggendo oltre un milione di case.
SOS Villaggi dei Bambini è presente in Nepal dal 1970 con 10 Villaggi SOS. Accoglie e sostiene più di 10.000 bambini e ragazzi privi di cure o a rischio di perderle e 10.000 famiglie. Siamo stati quindi in grado di rispondere immediatamente ai bisogni e alle necessità della popolazione colpita dal terremoto assistendo più di 15.000 persone.
Il nostro intervento si è concentrato sulla creazione di Spazi a Misura Bambino, proteggendo e offrendo assistenza ai bambini rimasti soli, sul ricongiungimento di bambini e ragazzi con le famiglie d’origine, sul fornire aiuti umanitari alle famiglie in difficoltà. Abbiamo avviato Programmi di “Sostentamento” per i bisogni di base delle famiglie e Programmi di “Cura parentale” per i nuclei più vulnerabili. Abbiamo consegnato “Home in a box” per distribuire coperte, materassi e oggetti per la casa persi durante il terremoto e avviato programmi per ricostruire le scuole e le case distrutte. L’obiettivo era finalizzato a garantire un impatto a lungo termine su famiglie e bambini.

Ecco una sintesi di alcuni dei risultati ottenuti:
• Spazi a Misura Bambino, in 25 località, che hanno accolto più di 2.000 bambini
• Sostegno a 37 bambini non accompagnati
• Programma “sostentamento” per 225 famiglie (per ripristinare il loro reddito e farli diventare autosufficienti)
• Home in a Box a 541 famiglie
• Programma di “Cura parentale” per 53 bambini, ogni mese
• Donazioni in denaro a 548 famiglie
• Ricostruzione di 12 scuole statali danneggiate e fornitura di materiale scolastico a 9.000 bambini
• 1.421 studenti delle scuole statali hanno ricevuto sostegno per coprire il costo dell’iscrizione
 

“E’ difficile parlare di progressi. La maggior parte delle vittime del terremoto vivono ancora in rifugi temporanei, vicino alle loro case danneggiate. La ricostruzione del Paese è stata lenta. Il governo ha promesso di dare 200.000 rupie (circa 1.663 €) a ogni famiglia che ha perso la casa, ma sono ancora tutti in attesa. Nei giorni scorsi pare che il governo abbia fornito supporto a 700 persone, ma 300.000 vivono ancora in gravi condizioni e 600.000 sono in attesa di sostegno. Il governo nepalese è stato molto lento nel fornire aiuti. Persone anziane e bambini hanno perso la vita durante l'inverno per la mancanza di un riparo adeguato. Questo è inaccettabile. I nostri beneficiari vivono ancora in condizioni difficili ma hanno almeno ritrovato la speranza. Questa è la differenza principale tra le persone sostenute nei nostri programmi e coloro che non ricevono alcun aiuto. Noi abbiamo contribuito a ricostruire fiducia nel futuro - racconta Elitsa Dincheva di SOS Villaggi dei Bambini Germania – “Lavoriamo su progetti a lungo termine. Sostenere finanziariamente famiglie e ragazzi permette loro di andare avanti. Non solo. Lavorando con le famiglie vulnerabili garantiamo che i bambini possano crescere in un ambiente familiare solido”.
 

Questa comunicazione si inserisce nel quadro delle iniziative coordinate da AGIRE – Agenzia Italiana per la Risposta alle Emergenze all’interno dell’appello di risposta al Terremoto in Nepal. AGIRE è il coordinamento di 10 tra le più importanti organizzazioni non governative che rispondono in maniera congiunta alle gravi emergenze umanitarie. Maggiori informazioni su www.agire.it”.


Sostieni anche tu le nostre attività e aiuta bambini e ragazzi a costruirsi un futuro migliore