SOS Villaggi dei Bambini chiede ai governi soluzioni a lungo termine – 21.09.2015

SOS Villaggi dei Bambini chiede ai governi soluzioni a lungo termine

Non possiamo privare i bambini rifugiati della loro infanzia

Milano 21 settembre 2015

“Quasi tutte le nazioni del Mondo hanno firmato la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti del fanciullo - che afferma che ogni bambino ha diritto alla protezione, riparo, nutrizione, assistenza sanitaria e di riposo - ma stiamo assistendo a governi che non riescono a garantire che questi diritti siano soddisfatti. Non importa dove siano i bambini; se in paesi dilaniati da conflitti, povertà e disperazione; se in paesi che stanno semplicemente attraversando o in quelli che stanno tentando di dare loro una nuova casa. Noi siamo lì, con loro. Collaboriamo con le autorità statali, con le organizzazioni non governative e le agenzie internazionali, come le Nazioni Unite. Grazie al sostegno dei nostri donatori stiamo rispondendo ad esigenze in continua evoluzione. Aiutiamo le famiglie affinché rimangano insieme. Forniamo consulenza e sostegno emotivo ai bambini e ai giovani per consentire loro di far fronte ai traumi. Noi assicuriamo loro nutrizione, riparo e protezione. Permettiamo ai bambini di essere bambini. Invitiamo le autorità e tutti i partner a raddoppiare gli sforzi per trovare soluzioni a lungo termine al fine di garantire che le famiglie possono stare insieme e i bambini rifugiati non siano privati ​​della loro infanzia” - Richard Pichler, CEO di SOS Villaggi dei Bambini.

L’unione e lo sforzo congiunto sono le risposte di SOS Villaggi dei Bambini che, presente nei Paesi in cui guerra, violenza e fame stanno dilaniando le vite di milioni di persone, e in quelli europei “ospitanti”, ha lanciato un Programma di Emergenza per affrontare la crisi in Europa. SOS Villaggi Dei Bambini sta affrontando l’emergenza dei rifugiati occupandosi principalmente dei bambini e dei ragazzi separati dalle loro famiglie, dei minorenni non accompagnati e delle famiglie in difficoltà.

Il Programma di Emergenza SOS vede coinvolti molti Paesi: Serbia, Macedonia, Armenia, Grecia, Austria, Libano e Italia.

In Serbia il Programma è iniziato a fine agosto e hanno come destinatari i minorenni non accompagnati, le donne in gravidanza, le mamme con bambini e le persone colpite da grave malnutrizione. Le principali attività consistono nella creazione di Spazi a Misura Bambino dove vengono forniti: rifugio, supporto medico e psicologico a bambini, ragazzi e famiglie, pacchi alimentari che non necessitino di cottura per il prosieguo del viaggio dei migranti, supporto alimentare per i casi di grave malnutrizione e indumenti, pannolini, coperte, kit igienici, servizi igienici mobili, tende, lavatrici, asciugatrici e accesso a internet per facilitare i contati con le famiglie o parenti rimasti nei Paesi di provenienza.

In Macedonia i rifugiati continuano ad arrivare, al ritmo di circa 2.000 al giorno. Le loro condizioni sono drammatiche. Il centro di sostegno per i rifugiati in Macedonia è stato spostato dalla stazione centrale di Gevgelija al sito di Vinojug, a circa 500 metri dalla linea di confine con la Grecia. Il sito può ospitare circa 2.000 persone. Si sta allestendo un Centro di Rifugio Temporaneo per i minorenni non accompagnati, in attesa che vengano ricongiunti con le proprie famiglie.

In Armenia 2.600 armeni siriani (circa 700 famiglie) con 370 bambini risiedono ora in due distretti amministrativi (Kanaker-Zeytun e Arabkir) di Yerevan City. Vengono servizi per proteggere e sostenere i bambini non accompagnati, soccorso medico e supporto nutrizionale.

In Grecia SOS Villaggi dei Bambini sta monitorando la situazione dei rifugiati nelle zone di Skopje e Mitilene per sviluppare un programma di intervento mirato ed efficace. Il Programma di Emergenza sarà ovviamente legato alle decisioni governative sul tema rifugiati. Ci sono testimonianze di brutalità da parte della polizia greca. Non viene fornito cibo ai rifugiati e sono state chiuse le fontane pubbliche per costringere i migranti ad acquistare l’acqua in bottiglia.

In Austria SOS Villaggi dei Bambini sta aprendo in molte aree Spazi Rifugio per i bambini e ragazzi non accompagnati.  Il numero di bambini che arrivano in Austria è in costante aumento. A oggi se ne contano 3000. Circa 1.500 sono nei campi profughi, dove non ricevono alcun tipo di supporto e cura. Vivono insieme a rifugiati adulti, non ricevono protezione e le condizioni sono pessime. Gli altri 1.500 sono beneficiari di programmi di assistenza in tutto il paese. I campi sono sovraffollati e gestiti malamente da società private, commissionate dal governo. 100 sono i bambini rifugiati che stanno beneficiando dei programmi di emergenza SOS.

In Libano SOS Villaggi dei Bambini in ha aperto un Rifugio Temporaneo SOS e uno Spazio a Misura Bambino in cui sono stati accolti e protetti 201 bambini. Sono stati distribuiti kit alimentari e kit igienici a 600 famiglie di Khonshara e Beirut. Un Programma di rafforzamento e avviamento professionale ha aiutato 100 mamme che vivono nei campi profughi di Beirut. A Khonshara e a Beirut sono stati curati e sostenuti 250 bambini non accompagnati.

In Italia I Villaggi SOS ospitano attualmente 41 tra minori stranieri non accompagnati e minorenni richiedenti asilo. Abbiamo un servizio SPRAR specificamente dedicato ai richiedenti asilo nel Villaggio SOS di Mantova in cui sono accolti 10 ragazzi.
 
Per sostenere il Programma Emergenza SOS: www.sositalia.it/dona