I migranti sono stati tra i più colpiti dalla pandemia da COVID-19, che ha esacerbato le precedenti vulnerabilità e peggiorato il loro stato di salute mentale. Anche prima della pandemia, tuttavia, i sistemi pubblici di salute mentale in tutta Europa hanno lottato per rispondere adeguatamente alle esigenze specifiche dei migranti, poiché i professionisti di salute mentale sono una risorsa scarsa, spesso mal equipaggiata per trattare con persone con un background culturale diverso.
Pertanto, il progetto STEP IN ha l'obiettivo di sviluppare le capacità dei professionisti del sociale, in contatto con popolazioni migranti particolarmente vulnerabili (ad es., rifugiati, richiedenti asilo, donne, adolescenti e giovani adulti migranti, nuclei familiari con un solo capofamiglia, e comunità ROM) in Italia, Grecia e Romania.
L'intervento psicologico selezionato è Problem Management Plus (PM+), ideato dall'OMS (Organizzazione Mondiale della Salute), applicato con un approccio etno-psicosociale, per affrontare i problemi di salute mentale, tra cui ansia e depressione, che si riscontrano comunemente in individui colpiti da avversità.
Il progetto valuterà anche l'efficacia di PM+ nell'affrontare le vulnerabilità specifiche delle persone supportate, proponendo raccomandazioni basate sull'evidenza per l'implementazione nelle località selezionate e oltre.