Migranti – 28.07.2020

I laboratori per i ragazzi migranti in Calabria: un viaggio nella diversità, per conoscere se stessi

Si sono conclusi i laboratori sulle life skills per i Minorenni Stranieri Non Accompagnati (MSNA) in Calabria, realizzati nell’ambito del progetto Al Bab, sostenuto con i fondi 8x1000 dalla Chiesa Valdese.

Si sono conclusi il 30 marzo i laboratori sulle life skills per i Minorenni Stranieri Non Accompagnati (MSNA), realizzati nell’ambito del progetto Al Bab, sostenuto con i fondi 8x1000 della Chiesa Valdese in Calabria (agosto 2019-marzo 2020). Per i giovani coinvolti, gli operatori e lo staff di SOS Villaggi dei Bambini si è trattato di un vero e proprio viaggio nella diversità, per conoscere meglio se stessi e avere gli strumenti adeguati a proseguire ognuno secondo il proprio percorso

I MSNA accolti nello SPRAR del Comune di Squillace (CZ) e nei nuclei familiari presenti nel Regional Hub S. Anna di Isola di Capo Rizzuto (KR) hanno partecipato a 11 incontri, con l’obiettivo di potenziare le proprie abilità relazionali ed individuali, e per favorire la resilienza in risposta ad eventi traumatici. I giovani migranti infatti sono una categoria molto vulnerabile, in quanto, oltre a dover affrontare lo stress e i traumi della migrazione, si trovano soli in un contesto estraneo e senza punti di riferimento. Per questo motivo è fondamentale un intervento che li supporti non solo a livello pratico, ma anche emotivo e psicologico.

I laboratori hanno visto diverse attività che coinvolgono il corpo e i movimenti: in questo modo i ragazzi hanno avuto la possibilità di rafforzare la consapevolezza corpo-mente e di ridurre l’utilizzo della parola, così da sviluppare la creatività ed avere la possibilità di sperimentare nuove forme di comunicazione, a vantaggio dello sviluppo cognitivo, fisico, emotivo e relazionale.

Nel Centro della provincia di Catanzaro, allo stesso tempo, sono stati organizzati 4 incontri di formazione dedicati agli operatori dell’accoglienza per garantire, anche a chi ogni giorno si relaziona con i ragazzi, gli strumenti validi nella pratica quotidiana con i MSNA. I temi esplorati attraverso attività esperienziali e ludiche, quali la relazione d’aiuto, lo Psychological First Aid (PFA), lo stress management e la comunicazione interculturale, hanno favorito la comunicazione, la relazione e l’apprendimento.

Nella realizzazione è stata coinvolta un’équipe multidisciplinare, costituita da una coordinatrice, una psicologa, un’educatrice ed una mediatrice linguistico-culturale, che si è occupata del networking locale, della progettazione e realizzazione delle attività, dell’organizzazione di eventi, come in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, e della valutazione dei risultati.

 

 

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