Educazione - Italia – 14.12.2020

L’accoglienza fuori famiglia ai tempi del COVID-19: due webinar con l’Università degli Studi di Milano-Bicocca

La pandemia da COVID-19 ha impattato fortemente sulla vita dei bambini e dei ragazzi in accoglienza fuori famiglia, nonché sulla quotidianità delle comunità residenziali di accoglienza, eppure i bambini sono stati i “grandi assenti” nelle misure governative per gestire l’emergenza. In che modo può essere garantito il superiore interesse dei bambini e dei ragazzi, quando l’incertezza aumenta nelle vite di tutti? Cosa immaginiamo possano raccontarsi i bambini in questo particolare contesto storico? Cosa porteranno nel bagaglio dell’esistenza? Perché è importante che i professionisti dell’educazione adottino un’ottica centrata sui diritti e non sui bisogni? SOS Villaggi dei Bambini ne ha discusso all’interno di un ciclo di due webinar dal titolo L’accoglienza fuori famiglia ai tempi del COVID-19 che si sono tenuti giovedì 19 novembre e giovedì 3 dicembre in collaborazione con il corso di Fondamenti della Consulenza Pedagogica all’interno del Corso di Laurea Magistrale in Scienze Pedagogiche dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca con la moderazione di Marco Zaniboni, Knowledge & Learning Manager presso SOS Villaggi dei Bambini.

L’obiettivo di questi incontri è stato quello di accompagnare gli studenti nell’acquisizione di criteri utili sulla base dei quali poter un giorno compiere scelte e prendere decisioni come professionisti del lavoro di cura, operando una valutazione delle differenti situazioni che potrebbero venire a crearsi in un contesto di accoglienza fuori famiglia e costruendo possibili strategie per farvi fronte. A tal proposito sono stati forniti nel corso dei due webinar degli strumenti che avessero una prospettiva operativa evidente, attivando l’interazione e l’immedesimazione degli studenti mediante interventi di inquadramento teorico, condivisione di buone prassi dai contesti di tutela ed esercitazioni di gruppo su case studies. Nel corso dei due webinar sono stati altresì approfonditi gli aspetti di maggiore vulnerabilità legati al benessere psicologico dei bambini e degli operatori e alle esigenze educative che emergono in modo più forte in un periodo di emergenza e di stress, che devono necessariamente ritrovare una connessione con i diritti dei minorenni.

In particolare, nel corso del primo appuntamento dal titolo L’impatto del lockdown tra norme e restrizioni: quali diritti per i bambini in tutela? Samantha Tedesco, Responsabile dell’Area Programmi e Advocacy di SOS Villaggi dei Bambini, ha affrontato la necessità di un ribaltamento da un’ottica centrata sui bisogni a un’ottica centrata sui diritti, ribadendo l’importanza di solide competenze in materia di diritti dei bambini da parte dei professionisti dell’educazione. Alla base dell’assenza della considerazione dei minorenni nelle misure governative adottate per gestire l’emergenza sanitaria, infatti, si cela l’assenza di una cultura basata sui diritti dell’infanzia; questi ultimi sono invece la bussola che consente di orientare i processi decisionali, quando il proprio operare professionale si trova a impattare fortemente sulla vita dei bambini e dei ragazzi. Fabrizio Pedron, Esperto di Partecipazione di SOS Villaggi dei Bambini, a partire dai  principi fondamentali della Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, , ha fatto un affondo sul Principio della partecipazione, presentando lo strumento dei Progetti Educativi Individualizzati (PEI) partecipati.

Gli aspetti maggiormente emotivi e legati alle esigenze pedagogiche e psicologiche emerse con l’emergenza sanitaria sono poi stati affrontati in un secondo appuntamento dal titolo Le ricadute della pandemia su bambini ed operatori: come rispondere al trauma e sviluppare resilienza? L’esperienza di SOS Villaggi dei Bambini. Francesca Cardamone, psicologa clinica, psicoterapeuta familiare e psicodiagnosta di SOS Villaggi dei Bambini, ha affrontato con gli studenti il tema del trauma nell’infanzia e il rischio di una sua ri-acutizzazione in una situazione di emergenza come quella sanitaria che stiamo vivendo nell’ultimo anno. Per questo motivo, ha spiegato Francesca Cardamone, è fondamentale un’attenzione al benessere psicologico degli operatori stessi, perché solo sapendo riconoscere le proprie emozioni e i sintomi dello stress in noi stessi possiamo prenderci cura degli altri in modo efficace. È inoltre intervenuto Raffaele Moffa, Direttore del Villaggio SOS di Saronno, che ha contribuito con l’esperienza e il vissuto delle realtà di accoglienza, portando agli studenti delle riflessioni sulla dimensione della pedagogia e della pratica educativa d’emergenza attraverso la mediazione delle favole. “Che rappresentazione emotiva avranno i bambini dell’esperienza che vivono? Come potranno ridefinire la proibizione delle carezze e del contatto a fronte di una giustificazione sana e lecita di protezione?”: questi solo alcuni dei quesiti che Raffaele Moffa ha affrontato attraverso il delicato parallelismo con le narrazioni de “Il buco” e “La favola dei caldomorbidi”, ricordandoci che “il gioco amato da educatori e pedagogisti è trasformare la vita in occasioni di crescita”.

Per SOS Villaggi dei Bambini è fondamentale che gli operatori di domani abbiano la possibilità di interfacciarsi con l’esperienza e la realtà del lavoro pedagogico-educativo durante il loro percorso di formazione – ha commentato Samantha Tedesco -. Siamo lieti di condividere con l’Università degli Studi di Milano-Bicocca - Dipartimento di scienze umane per la formazione "Riccardo Massa", questo approccio all’apprendimento e che in questi anni si sia consolidata la nostra collaborazione. Ringraziamo docenti, studenti e studentesse per averci accolto ed ospitato e dato la preziosa opportunità di uno scambio ricco e stimolante.

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