Risposta all'emergenza - Repubblica Centrafricana – 23.02.2021

Una guerra dimenticata si riaccende

La Repubblica Centrafricana è uno dei Paesi più poveri del mondo ed è stretto nella morsa di violenza e caos delle milizie armate. Nell'ultimo mese abbiamo accolto oltre 1.300 persone in pericolo all'interno del Villaggio SOS a Bouar.

A gennaio gli scontri armati sono ripresi a Bouar, nella Repubblica Centrafricana, costringendo molte famiglie della comunità a fuggire dalle violenze e a cercare rifugio all'interno del Villaggio SOS della capitale.

Abbiamo accolto oltre 1.300 persone, circa 235 famiglie, per lo più donne e bambini all'interno del Villaggio SOS a Bouar. I gruppi armati hanno interrotto le principali vie di approvvigionamento, i prezzi dei prodotti alimentari sono aumentati vertiginosamente, facendo temere gravi carenze alimentari.

Nella città di Bouar e nei dintorni ci sono tra i 6.000 e gli 8.000 sfollati che sono fuggiti dagli scontri in cerca di rifugio e aiuto. Negli ultimi giorni si prevedeva l'arrivo di altre migliaia di sfollati interni poichè lunedì 8 febbraio i gruppi armati hanno lasciato la città di Bouar per una destinazione sconosciuta. La Repubblica Centrafricana e tutta la zona tra Congo, Sud Sudan e Uganda, sono dilaniate da decenni di violenze e instabilità. Un luogo dove si concentrano materie prime preziose ma la popolazione è tra le più povere del pianeta.

Queste sono le prime immagini che ci sono arrivate dal Villaggio SOS di Bouar

A causa della natura drammatica di questa situazione, le persone sono state costrette a lasciare le loro case senza portare nulla, creando così un grande bisogno di cibo, articoli per l’igiene e vestiti, nonché supporto per la salute mentale.

Il nostro team a Bouar sta facendo del suo meglio per sostenere le famiglie in difficoltà, ma molte esigenze restano da coprire poiché attualmente le uniche organizzazioni che operano in quest'area sono SOS Villaggi dei Bambini e Medici Senza Frontiere.

"Cibo e rifornimenti sono limitati", afferma Benoit Piot, Direttore Internazionale di SOS Villaggi dei Bambini per l'Africa occidentale, settentrionale e centrale. "È nostro dovere proteggere e garantire che i diritti fondamentali di queste persone siano rispettati".

Solo grazie alle generosità di tanti donatori possiamo rispondere tempestivamente alle emergenze come questa. Da oltre 70 anni aiutiamo i bambini ad affrontare le situazioni di grave difficoltà e solitudine per tornare a costruire un futuro sereno. Perché nessun bambino nasce per crescere solo.

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