A inizio maggio si è tenuto a Bruxelles l'evento finale del progetto biennale (2020-2022) Safe Places, Thriving Children – Embedding Trauma-Informed Practices into Alternative Care Settings, finanziato dal programma Cittadinanza, uguaglianza, diritti e valori (REC) dell'Unione Europea.
Il progetto, in Italiano "Luoghi sicuri, bambini che fioriscono", ha l’obiettivo di diffondere un approccio educativo capace di accogliere e gestire i traumi attraverso un sostegno efficace a bambini/e e ragazzi/e affinché siano in grado di sviluppare competenze e strumenti per affrontare le sfide quotidiane e rifiorire.
Per conseguire l’obiettivo prefissato, sono stati attivati corsi formativi in presenza e workshop da remoto. Sono state, inoltre, condotte azioni mirate di Advocacy, iniziative di sensibilizzazione rivolte alla comunità, moduli di e-learning e, infine, è stata prodotta una serie di raccomandazioni, per un approccio all’accoglienza capace di gestire i traumi vissuti, condivise con le istituzioni politiche territoriali.
Il progetto è stato implementato da SOS Villaggi dei Bambini in Belgio, Bulgaria, Croazia, Grecia, Ungheria e Serbia, insieme agli esperti del Centro di eccellenza per la cura e la protezione dei bambini (CELCIS) dell'Università di Strathclyde.
Le formazioni per gli operatori sono state, in seguito, adattate per gli operatori in Somalia, Somaliland ed Etiopia dal Programma globale di esperti sulla salute mentale e sul supporto psicosociale.
Il progetto ha visto la partecipazione attiva di bambini/e e giovani, esperti per esperienza, in tutte le sue fasi: dalla preparazione, durante l'implementazione dei corsi di formazione, alla valutazione, attraverso testimonianze dirette e raccomandazioni dei ragazzi e delle ragazze.
Gli studi condotti in questi 2 anni dimostrano che la metodologia ha portato benefici significativi a bambini/e, giovani e ai loro caregiver.
Per rimanere aggiornati sugli sviluppi futuri, o semplicemente per saperne di più, vi invitiamo a seguire la pagina ufficiale Safe Places, Thriving Children.
*(Key message n. 4, tratto dalla pubblicazione finale “Final publication: Key messages, project outputs, and recommendations”)