salute mentale
– 29.09.2022
TeamUp approda in Sudan
“Aiutare i bambini con le loro paure è necessario affinché possano
stringere legami saldi di amicizia tra di loro. Il bisogno nasce dai timori e noi, attraverso i giochi di TeamUp, li aiutiamo a sbarazzarsene.”
(Facilitatrice TeamUp)
Un Paese in difficoltà
La situazione di sicurezza in Sudan è estremamente volatile. Dal Colpo di Stato militare a fine 2021, si ripetono con cadenza regolare, a Khartoum e nei principali centri del Paese, proteste e dimostrazioni, represse con la forza dalle Autorità.[1]
A tale condizione, si aggiungono fattori che contribuiscono a minare la salute fisica e mentale di bambini, ragazzi e famiglie: il 40% della popolazione non ha accesso all'acqua potabile, il 70% ai servizi igienici, mentre la crescente inflazione degli ultimi mesi ha aggravato l’esistente crisi alimentare e i conseguenti casi di malnutrizione.
In un contesto così sfidante, 7 milioni di bambini e bambine non riescono a frequentare la scuola, con ripercussioni sulla loro istruzione e sul senso di stabilità e sicurezza che l’istituzione stessa garantisce.[2]
La nostra risposta
Per poter supportare a livello psicosociale i bambini e le bambine sostenuti dai o accolti nei nostri Programmi e nelle comunità limitrofe, è stato quindi attivato il progetto “Sudan Joint Response 4”, finanziato dalla Cooperazione Olandese (Dutch Rellief Alliance – DRA).
SOS Villaggi dei Bambini Olanda, Sudan e il Gruppo di esperti sulla salute mentale e sul supporto psicosociale collaborano rispetto a 3 azioni principali: rafforzamento economico, supporto idrico e all’igiene e protezione dell’infanzia. All’interno di questo ultimo ambito si inserisce l’intervento psicosociale e la relativa formazione TeamUp.
TeamUp: affrontare le paure attraverso il gioco
Sviluppato da War Child Holland, Save the Children in the Netherlands e Unicef in the Netherlands, TeamUp è un intervento psicosociale che si fonda su una metodologia che utilizza il gioco, il movimento, la danza e la musica per aiutare i bambini e le bambine a esprimere le proprie emozioni e a imparare a gestirle all’interno di uno spazio sicuro.
I facilitatori e i trainer TeamUp vengono formati rispetto alla gestione del gruppo e all’osservazione attenta dei più piccoli, in modo da rilevare eventuali segnali comportamentali che possano destare preoccupazione e segnalarli adeguatamente.
È stato così che, dal 7 all’11 agosto, 25 operatori di SOS Villaggi dei Bambini in Sudan e delle comunità limitrofe hanno partecipato a una formazione che li ha messi direttamente in gioco, organizzata da War Child e dal Gruppo di esperti sulla salute mentale e sul supporto psicosociale.
Appena terminata, sono iniziate subito le sessioni dei facilitatori, che coinvolgeranno oltre 320 bambini nei primi 3 mesi di implementazione, perché ciascun bambino abbia la possibilità di affrontare le proprie paure... giocando.
[1] Fonte: Viaggiare Sicuri, Ministero degli Affari Esteri