Giornata nazionale contro bullismo e cyberbullismo – 06.02.2023

Prevenire e contrastare il bullismo: strumenti e risorse

Una "cassetta degli attrezzi" per adulti e bambini dal progetto Applying Safe Behaviours, in vista della Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo del 7 febbraio.

Nonostante la Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo sia alla sua 7° edizione, non possiamo purtroppo rilevare una diminuzione del fenomeno: secondo l’ultimo “Monitoraggio dei fenomeni di bullismo e cyberbullismo nelle scuole Italiane” a cura del Ministero dell’Istruzione, infatti, il fenomeno della violenza tra pari coinvolge ancora una buona fetta della popolazione giovanile. La scuola si riconferma l’ambito in cui maggiormente avvengono questi episodi e il fenomeno raggiunge il suo picco nella fascia 15-16 anni.

Dal monitoraggio emerge, in particolare, che il 22,3% degli studenti delle scuole superiori è stato vittima di violenza tra pari e l’8,4% ha subìto azioni di cyberbullismo; il 18,2% degli studenti ha, invece, dichiarato di aver preso parte attivamente a episodi di bullismo verso un compagno, percentuale che si attesta invece al 7% per quanto riguarda la dimensione online del fenomeno.

Anche il Gruppo CRC, di cui SOS Villaggi dei Bambini è membro, nel suo 12° Rapporto sul Monitoraggio dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza in Italia riporta le preoccupazioni dell’ONU sul reiterarsi del fenomeno. Sollecita una maggiore sensibilizzazione e informazione nelle scuole e l’effettiva attuazione delle misure già previste a livello nazionale, come l’attivazione di percorsi di educazione civica digitale, l’effettiva conoscenza della figura del referente scolastico per il bullismo e cyberbullismo e delle procedure interne all’istituto per la segnalazione di episodi di violenza tra pari.

È importante considerare che, non di rado, i fenomeni di violenza a scuola non emergono, soprattutto quando vengono perpetrati attraverso le tecnologie digitali. Infatti, il monitoraggio del Ministero mette in evidenza come, oltre ad avere una percezione più bassa rispetto agli studenti e le studentesse in relazione alla presenza del bullismo e cyberbullismo, gli/le insegnanti ritengono di intervenire più spesso e in modo più attivo di fronte agli episodi di questo tipo, rispetto a quanto viene riportato dalle studentesse e dagli studenti. […] Con gli insegnanti, considerato il tempo che trascorrono con bambine, bambini e adolescenti, la scuola diventa così un “osservatorio privilegiato” che offre la possibilità di riconoscere segnali di disagio e di sofferenza che è sempre importante approfondire anche se sarebbe necessaria una formazione adeguata su tali tematiche.” (Gruppo CRC, “12° Rapporto di aggiornamento sul monitoraggio della convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia”, p. 143-144)

Nell’ultimo anno SOS Villaggi dei Bambini si è impegnata nel contrasto al fenomeno del bullismo realizzando un percorso di formazione che intende fornire a docenti, professionisti della tutela e dell’educazione e, in generale, a tutti gli adulti di riferimento di bambini e ragazzi le competenze per poterli supportare al meglio. Questa formazione si è conclusa lo scorso mese e ha raggiunto 71 adulti di riferimento tra docenti, educatori, assistenti sociali e genitori delle città di Milano, Torino e Bassano del Grappa. Fra i partner che hanno reso possibile questo percorso, una menzione speciale al Comune di Torino, ENAIP Lombardia e Adelante Cooperativa Sociale.

Contemporaneamente, 11 giovani formatori di età compresa fra i 18 e i 24 anni (peer trainers) hanno realizzato in 5 classi di scuola media e superiore a Milano (IPSAR Vespucci e IPSIA Settembrini) e Bassano del Grappa (Istituto Comprensivo 1 Bassano del Grappa) un percorso laboratoriale interattivo che ha sensibilizzato 105 ragazzi tra i 12 e i 15 anni alla promozione di relazioni sane e rispettose con i propri pari, fornendo loro gli strumenti per supportarsi a vicenda.

Il corso online gratuito di Applying Safe Behaviours

L’impatto del progetto, tuttavia, non intende fermarsi qui: è, infatti, disponibile un corso di formazione online gratuito per apprendere a prevenire e rispondere al fenomeno del bullismo e della violenza tra bambini e ragazzi. Il corso è realizzato in modalità MOOC (è possibile interrompere e riprendere la visione in qualsiasi momento) e, al termine, è possibile scaricare un attestato di partecipazione.

Guarda il video di presentazione

 

Video-pillole per comprendere il fenomeno della violenza tra pari

Dal corso online sono nati anche una serie di video di sensibilizzazione sulla violenza tra pari in “pillole” rivolti a tutti, compresi i più giovani, che è possibile condividere in ogni momento e su ogni canale digitale per promuovere consapevolezza e informazione in tutti i contesti di vita, socializzazione e apprendimento di bambini e ragazzi.

Un libretto child friendly per bambini da 8 a 11 anni

Ma a partire da quale età è importante lavorare in ottica preventiva? Non è mai troppo presto! Per i bambini da 8 a 11 anni, infatti, il gruppo di giovani esperti del progetto “Applying Safe Behaviours” ha creato il libretto child friendly “Amicizia e sicurezza: parliamone!” utilizzabile per apprendere, giocando, a costruire relazioni sane e positive con i propri compagni.

Il libretto, liberamente scaricabile, è stato interamente scritto e disegnato da un gruppo di bambini e ragazzi provenienti da Italia, Belgio, Francia, Spagna e Romania.

SCARICA IL LIBRETTO

Testimonianze

“Il ciclo di incontri appena concluso ancora mi risuona: era da molto tempo che non mi mettevo così in discussione rispetto all’approccio con i ragazzi e, ti direi, rispetto all’umanità in generale.”
Partecipante alla formazione

“In questi giorni ho introdotto nel mio lavoro qualche strumento "riparativo" in ottica preventiva, ma ciò che soprattutto si è affinato dopo il corso è lo sguardo, la postura nelle situazioni a rischio, la convinzione che la prevenzione sia la chiave e che essa passi da un esserci davvero nella relazione con i ragazzi, coinvolgerli, interrogarli nel senso dialettico, ascoltarli, fidarsi di ciò che possono portare. La mediazione è un processo reciproco, adesso loro si aspettano di più perché hanno scoperto che c'è un modo diverso.”
Partecipante alla formazione

 

Tutte le risorse

Su questo tema

News

Pubblicazioni