Conflitto a Gaza

Come adottare a distanza un bambino palestinese della Striscia di Gaza

Con SOS Villaggi dei Bambini è possibile aiutare i bambini palestinesi colpiti dalla guerra attraverso l’adozione dei Villaggi SOS di Betlemme e Rafah. Secondo ONU e Unicef, ad oggi, i bombardamenti sulla Striscia di Gaza hanno causato la morte di oltre 14mila bambini, lasciandone altre 17mila senza famiglia e 1 milione senza casa

Dal 7 ottobre 2023, data dell’attacco di Hamas a Israele, che ne ha scatenato la durissima reazione militare, la Striscia di Gaza è schiacciata da bombardamenti continui, che ne hanno stravolto la vita. Neanche il cessate il fuoco firmato ad inizio 2025 da Israele e Hamas ha riportato una vera pace. A fare le spese di questo lungo conflitto sono soprattutto i bambini, che rischiano di morire sotto gli attacchi armati o di rimanere senza famiglia, senza casa, senza alcun supporto. Infatti, la popolazione palestinese, e in particolare quella che vive all’interno della Striscia, è estremamente giovane (oltre che estremamente povera). Secondo le stime, circa il 75% degli abitanti di Gaza ha meno di 25 anni.

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La situazione dei bambini a Gaza oggi

Ma quanti sono, ad oggi, i bambini palestinesi uccisi durante il conflitto? E quanti sono rimasti senza famiglia e quindi bisognosi di beni di prima necessità e di assistenza psicologica? Gli ultimi dati resi noti da fonti attendibili come ONU e Unicef, risalenti a inizio 2025, parlano di oltre 14mila bambini morti e oltre 25mila feriti. Il conteggio, però, è tristemente parziale, perché non è stato possibile ancora recuperare i corpi di tutte le vittime. Ancora più elevati, poi, sono i numeri dei minorenni che sono rimasti senza famiglia, circa 17mila, e di quelli sfollati, circa 1 milione. Ma la guerra non crea solo danni materiali e fisici. A provocare shock e sofferenze è anche vedere la propria vita stravolta da una catastrofe inimmaginabile, soprattutto quando si è piccoli. Per questo motivo, è realistico pensare che nella Striscia di Gaza praticamente tutti i bambini (oltre 2 milioni) abbiano bisogno di supporto psicologico.

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Il Villaggio SOS di Rafah e il supporto ai bambini durante la guerra

SOS Villaggi dei Bambini è presente in Palestina (dal 1968) con due strutture, una a Betlemme, in Cisgiordania, e una a Rafah, nella Striscia di Gaza. Quest’ultimo Villaggio SOS, però, è stato completamente raso al suolo dai bombardamenti. Per fortuna, tra marzo e giugno 2024 per mettere in sicurezza chi ci viveva, il Villaggio SOS è stato completamente evacuato: 68 bambini, tra i 2 e i 14 anni, sono stati spostati nella struttura di Betlemme, insieme agli educatori e alle loro famiglie, altri invece sono rimasti nella Striscia di Gaza, in zone più sicure, accolti in un rifugio provvisorio.

Le attività di SOS Villaggi dei Bambini nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania, però, non si sono fermate e continuano ad assicurare:

  • accoglienza a 142 bambini;
  • supporto materiale a 28.000 bambini e alle loro famiglie;
  • supporto psicologico a 1.276 bambini, con l'obiettivo di aiutarli a superare i terribili traumi subiti.

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Adottare a distanza i bambini palestinesi attraverso SOS Villaggi dei Bambini

In questi mesi di conflitto, molte persone, in Italia e in tutto il mondo, si stanno chiedendo come aiutare i bambini palestinesi e se è possibile adottarli a distanza. Con SOS Villaggi dei Bambini, l’adozione a distanza dei bambini palestinesi è possibile nella formula dell’adozione dell’intero Villaggio SOS, che riguarda proprio quello di Rafah, che, seppure distrutto, è ancora operativo, perché i bambini evacuati continuano ad essere seguiti e aiutati. La scelta di focalizzare l’adozione sul Villaggio SOS è dettata dall’impossibilità, durante un conflitto e in situazione di emergenza, di far adottare un singolo  bambino.

Attraverso l’adozione a distanza del Villaggio SOS si garantisce lo stesso tipo di aiuto a tutti i bambini accolti. Quindi, con una donazione regolare anche piccola (inferiore a un euro al giorno) è possibile contribuire a garantire ai bambini della Striscia di Gaza e dei Territori Palestinesi accolti da SOS Villaggi dei Bambini le cure quotidiane di un’educatrice, l’assistenza sanitaria per crescere in salute e l’educazione in condizioni di emergenza per costruire un futuro meno buio di quello che offre il conflitto. Inoltre, si sostengono così anche tutte le azioni umanitarie che gli operatori realizzano ogni giorno.  

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