6 Famiglie SOS e 21 bambini sono in salvo, lontani da Lugansk – 21.07.2014

6 Famiglie SOS e 21 bambini sono in salvo, lontani da Lugansk

"Urge ora sostegno psicologico. Troppi i traumi"

Lugansk, 21 luglio 2014 - La scorsa settimana è stata molto difficile per Lugansk. Il conflitto armato si è inasprito. Per fortuna, i nostri colleghi e le famiglie supportate sono salve. I residenti rimasti in città sono circa 150mila, su un totale di 420mila. Molti sono scappati e si sono rifugiati nelle zone ancora tranquille della regione. Il numero ufficiale di sfollati è salito a 90.000 persone (fonte UNHCR). La Federazione russa ha dichiarato che dei circa 500mila cittadini ucraini che vivono in Russia; 30mila hanno chiesto lo status di rifugiato e più di 100mila vogliono rimanere in Russia senza status. Il Ministero della Sanità ucraino ha detto che circa 500 civili sono stati uccisi e 1.400 feriti nelle sole regioni di Donetsk e Lugansk.

Per fornire sostegno sociale alle famiglie SOS che si sono trasferite in aree di sicurezza, SOS Villaggi dei Bambini ha chiesto supporto al Dipartimento degli Affari per l’Infanzia e ai Centri di Servizi Sociali. Tutte le famiglie hanno confermato che gli assistenti sociali hanno già manifestato la loro disponibilità nel fornire tutto il supporto necessario.

SOS Villaggi dei Bambini comunica con le famiglie via telefono e sta programmando una visita al mese. Nel mese di agosto, un team di psicoterapeuti visiterà le famiglie SOS, per fornire supporto. Il sostegno alle famiglie SOS viene dato anche da volontari, amici e parenti. Le scuole hanno confermato la loro disponibilità ad accogliere i bambini sfollati. Tutte le famiglie SOS hanno confermato la loro volontà di tornare a Lugansk, quando la situazione tornerà alla normalità.

"Sono 153 le famiglie e 317 i bambini beneficiari del programma di rafforzamento familiare. Le famiglie che continuano a stare a Lugansk hanno necessità materiali: non riescono a ricevere i sussidi statali e sono senza lavoro. Preoccupazioni analoghe sono per le famiglie lontane dalla zona del conflitto. E’ aumentato a dismisura il bisogno di sostegno psicologico. I traumi per la morte di uno dei genitori, la perdita di cure, la distruzione delle casa e la perdita del lavoro acutizzano equilibri precari e causano sofferenza e traumi soprattutto nei bambini. Oltre alla distribuzione di pacchi alimentari, forniture mediche e kit di primo soccorso, siamo impegnati a offrire consulenze psicologiche e psicoterapia" – racconta Lyudmila di SOS Villaggi dei Bambini a Lugansk.  

SOS Villaggi dei Bambini ha iniziato a lavorare in Ucraina nel 2003, sostenendo le famiglie più vulnerabili del quartiere Podol, di Kiev, dapprima attraverso la distribuzione di pacchi alimentari, poi attraverso un sostegno più articolato (supporto psicologico, rafforzamento familiare, inserimento lavorativo).Nel 2008 è stato aperto un Centro Sociale SOS a Brovary e uno a Kiev. Nel 2010 è nato il primo Villaggio SOS a Brovary (Kiev) che accoglie 78 bambini offrendo loro una casa amorevole e il supporto necessario per crescere e diventare autonomi.  Dal mese di ottobre dello scorso anno, il Villaggio SOS di Lugansk offre assistenza a 288 bambini e ragazzi e a 147 famiglie della comunità locale.