Adozione a distanza

Come funziona l’adozione a distanza: una breve guida

Una guida all’adozione a distanza con le risposte ai dubbi più frequenti: dalle modalità di sottoscrizione ai costi, dalla durata alle agevolazioni fiscali. Il sostegno a distanza è uno strumento importante per aiutare bambini, famiglie e comunità in difficoltà, per questo è utile conoscerne le caratteristiche essenziali.

Vuoi sapere di più sull’adozione a distanza per capire meglio di cosa si tratta? Noi di SOS Villaggi dei Bambini ci occupiamo di questo tema da 70 anni, in diverse parti del mondo, quindi possiamo sicuramente darti una mano. Continuando a leggere, in questa breve guida dedicata al sostegno a distanza, troverai le risposte alle domande più frequenti, le stesse che molti donatori ci rivolgono quando ci contattano e che tantissime persone cercano online.

Adozione a distanza e sostegno a distanza: di cosa parliamo?

Iniziamo sciogliendo un’ambiguità che spesso ritorna nei discorsi su questo tema: quella tra sostegno a distanza e adozione a distanza. Che differenza c’è? Nessuna. Semplicemente, sostegno a distanza è il termine più corretto da un punto di vista formale, mentre adozione a distanza è quello più utilizzato nel linguaggio comune. Adottare un bambino a distanza, infatti, non crea nessun vincolo giuridico, come avviene invece nell’adozione vera e propria, sia nazionale che internazionale. Quello che si fa è fornire un supporto economico continuativo che permette alla bambina o al bambino che viene sostenuta/o (e spesso anche alla famiglia e/o alla comunità di appartenenza) di vivere meglio: nutrirsi, vestirsi, andare a scuola. Ecco perché è più opportuno parlare di sostegno che di adozione.

Nella pratica, esistono diverse forme di sostegno a distanza, che si differenziano a seconda del beneficiario. Le principali sono:

  • adozione di un bambino (esempio: accoglienza nelle strutture dell’associazione);
  • adozione di una famiglia (esempio: fornitura di cibo e vestiti per tutta la famiglia);
  • adozione di una comunità (esempio: adozione di un Villaggio SOS oppure supporto di una comunità di cui il bambino è un rappresentante).

La prima opzione è senza dubbio la formula a cui pensa la maggior parte delle persone quando sente parlare di adozione a distanza e quella cui si farà principalmente riferimento nel proseguo di questo articolo.

Decenni di esperienza nel settore ci permettono di affermare che il sostegno a distanza è uno strumento molto efficace per fare beneficenza in modo continuativo. Purtroppo, però, è spesso guardato con sospetto, per la mancanza di chiarezza su modi e tempi di utilizzo dei soldi donati a favore dei beneficiari. Per questo, nel momento in cui si sceglie di adottare un bambino a distanza, è importante scegliere associazioni strutturate e affidabili, che garantiscono adozioni sicure e trasparenti.

Come adottare un bambino a distanza

Da un punto di vista operativo, sottoscrivere un’adozione a distanza è molto semplice. Una volta scelta l’associazione a cui affidarsi, è possibile contattarla direttamente per avviare la pratica via mail o telefonicamente, oltre che per ricevere chiarimenti e delucidazioni. Nel caso di SOS Villaggi dei Bambini e di molte altre realtà del settore, il sostegno del singolo bambino può essere anche sottoscritto online. Al momento dell’avvio dell’adozione, si deve comunicare il metodo di pagamento scelto e la frequenza dei versamenti. Ogni adozione a distanza, infatti, è strutturata su un importo mensile che il donatore si impegna a versare. Tale importo, però, può essere corrisposto anche in una o più soluzioni, ad esempio con versamento annuale o trimestrale. Inoltre, il versamento può avvenire mediante addebito automatico su carta di credito o conto corrente, oppure attraverso bonifico o bollettino postale.

Per quanto riguarda la possibilità di scegliere quale bambino adottare a distanza, ogni associazione si comporta diversamente. Noi preferiamo consentire al donatore di esprimere una preferenza sul continente in cui vive il minorenne (i nostri Villaggi SOS sono presenti in Africa, Asia, America latina ed Est Europa) ma non di effettuare una scelta diretta, nella convinzione che tutti i bambini del mondo hanno diritto a ricevere protezione e amore. Questo, peraltro, ci consente di assegnare il sostegno a distanza dove ce ne è più bisogno. Ovviamente, una volta perfezionata l’adozione a distanza, al donatore vengono inviate foto e informazioni sul bambino assegnato e sul progetto che si sta sostenendo.

Quanto costa un’adozione a distanza

Anche sul costo di una adozione distanza ci sono notevoli differenze tra le diverse associazioni. Nel nostro caso, è possibile sottoscrivere un sostengo a partire da 28 euro al mese (di cui il 77% va a sostenere il beneficiario e i bambini del Villaggio SOS, mentre il 23% va a supportare le attività dell’Organizzazione, compresa la raccolta fondi, con cui aiutiamo altri bambini e altre famiglie). È bene sottolineare che non è possibile parlare di vero sostegno a distanza con donazioni di 10 euro al mese. Una cifra così bassa, infatti, non permette normalmente di garantire cure, istruzione e formazione a un bambino in modo continuativo. Importi di questo tipo possono contribuire a sostenere in modo costante il lavoro di un’associazione o lo sviluppo di uno specifico progetto.

Leggi anche l'approfondimento sui benefici fiscali dell'adozione a distanza

Aggiornamenti e incontri con il bambino adottato

Gli aggiornamenti periodici e gli incontri tra chi adotta a distanza e chi viene adottato sono il vero cuore del sostegno a distanza, quegli elementi che contribuiscono a creare una relazione forte e duratura. E il compito di ogni associazione è proprio favorire questa relazione. Ad esempio, chi adotta un bambino a distanza con SOS Villaggi dei Bambini Onlus riceve due aggiornamenti all’anno e ha la possibilità di inviare e ricevere corrispondenza. Inoltre, a ogni sostenitore viene data la possibilità di vistare il Villaggio SOS in cui vive il bambino adottato a distanza e di conoscerlo.

Quanto dura l’adozione a distanza

La risposta a questa domanda è piuttosto semplice: l’adozione a distanza dura quanto vuole farla durare chi adotta. Il valore di questo tipo di sostegno risiede proprio nella continuità delle donazioni, che permettono di programmare e strutturare il supporto in ambiti in cui la progettazione è di lungo periodo, come la sanità e l’istruzione. Sottoscrivere un’adozione a distanza, però, non significa vincolarsi economicamente per sempre. A tutti i donatori è data la possibilità di recedere in qualsiasi momento. Allo stesso tempo, quando il minorenne adottato a distanza diventa adulto e raggiunge la sua autonomia, anche grazie al sostegno ricevuto, le associazioni propongono di sostenere un nuovo bambino che ha bisogno. In questo modo il donatore può continuare a offrire il suo aiuto adottando a distanza un altro bambino.

Agevolazioni fiscali per chi adotta a distanza: detraibilità e deducibilità

Gli importi versati periodicamente per il sostegno a distanza sono a tutti gli effetti delle donazioni, cioè delle erogazioni liberali a favore di un ente non profit, e come tali sono detraibili o deducibili nella dichiarazione dei redditi. La detraibilità riguarda le persone fisiche ed è nell’ordine del 30% delle donazioni annue, fino ad un limite di 30mila euro. La deducibilità, invece, riguarda aziende e enti soggetti all’IRES, e l’importo non può superare il 10% del reddito dichiarato.

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