Adozione a distanza
– 20.09.2024
Adozioni a distanza sicure, qualche consiglio per capire come scegliere
Scegliere adozioni a distanza sicure è importante per garantirsi che davvero il proprio impegno serva ad aiutare un bambino in difficoltà. Esperienza, professionalità e trasparenza sono le caratteristiche più importanti che un’organizzazione che si occupa di sostegno a distanza deve avere. Ecco come verificarle.
L’adozione a distanza è una scelta importante, un impegno di generosità che dura nel tempo e può davvero cambiare la vita di un bambino. È normale, quindi, arrivare a questa decisione in modo ponderato, cercando di capire, tra le tante associazioni che propongono formule di sostegno a distanza, quale siano quelle davvero affidabili, cioè rispettose delle donazioni che ricevono e capaci di incidere sul futuro dei bambini che aiutano.
A cosa fare attenzione per scegliere un’adozione a distanza sicura
Gli elementi a cui ci si può affidare per scegliere un’adozione a distanza sicura sono essenzialmente tre: l’esperienza sul campo, la professionalità degli operatori e la trasparenza nell’uso dei fondi. Vediamoli nel dettaglio.
Esperienza. Garantire ad un bambino un sostegno completo, che va dalle cure primarie alla salute, dal supporto psicologico all’istruzione, non è una cosa semplice, non è un’attività che si può improvvisare. A maggior ragione, se i bambini in questione vivono in Paesi dove la povertà è endemica o dove sono coinvolti in guerre ed emergenze umanitarie. Per operare in contesti del genere e in situazioni così complesse, infatti, serve aver maturato una lunga esperienza e aver intessuto una fitta rete di relazioni. Solo così ci si può muovere in modo sicuro ed efficiente. Quando si sceglie un’associazione per l’adozione a distanza, quindi, è bene dare un’occhiata alla sua storia, al suo curriculum, per capire da quanto e come è presente nei territori in cui attiva le adozioni a distanza. Esperienza, però, è bene ricordarlo, non coincide necessariamente con la notorietà.
Professionalità. Proprio perché gestire adozioni a distanza è un mestiere complesso, serve che a farlo siano dei professionisti. Ma come può un donatore indagare la professionalità di un’associazione? Affidandosi a qualche indizio: l’articolazione degli interventi che propone, l’esaustività dei report che produce, le partnership che ha costruito, la partecipazione al dibattito pubblico sui temi che le stanno a cuore.
Trasparenza. È forse l’elemento a cui prestare più attenzione e riguarda sia l’incontro con il bambino adottato, sia l’utilizzo delle donazioni. Dal primo punto di vista, un’adozione a distanza sicura è quella in cui al donatore viene data la possibilità di mantenere un contatto con il bambino (seppur mediato) e vengono previste occasioni per periodici incontri dal vivo. Altrettanto importante è la trasparenza nell’uso dei fondi raccolti: sono da guardare con favore tutte quelle associazioni che dicono pubblicamente quale quota di donazioni viene effettivamente riversata nei progetti e quale invece sostiene la struttura dell’organizzazione stessa.
Scopri meglio come funziona l’adozione a distanza
Con SOS Villaggi dei Bambini, la tua adozione a distanza è al sicuro
In SOS Villaggi dei Bambini, lavoriamo ogni giorno per rispettare questi tre parametri e garantire ai nostri sostenitori adozioni a distanza sicure. L’esperienza e la professionalità non ci mancano, visto che ci occupiamo di supporto ai bambini in condizioni di fragilità da oltre 70 anni, in tutto il mondo. Con i Villaggi SOS, siamo presenti in oltre 130 Paesi, accogliendo oltre 69 mila bambini. A loro assicuriamo il calore di una casa in cui crescere, grazie al coinvolgimento di una molteplicità di professionisti: educatori, pedagogisti, psicologi. Ci assicuriamo che ricevano le cure primarie, l’assistenza sanitaria e psicologica, l’educazione. E teniamo molto anche alla trasparenza: chi sceglie di adottare a distanza con noi viene costantemente informato sui progressi del bambino che sostiene e ha anche la possibilità di conoscerlo, visitando il Villaggio SOS che lo ospita. Un’occasione per verificare con mano i nostri sforzi, a cui viene destinato il 77% dei fondi che raccogliamo (mentre il restante 23% va a supportare le attività dell’Organizzazione, compresa la raccolta fondi, con cui aiutiamo altri bambini e altre famiglie).
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