Durante le emergenze, le soluzioni per alloggiare i rifugiati possono essere:
INSEDIAMENTI SPARSI
I rifugiati che lasciano le zone di conflitto o di disastri naturali giungono in aree abitate in cui la popolazione locale puo’ fornire alloggi temporanei nelle proprie case o in aree limitrofe, in modo da poter utilizzare l’acqua, la cucina, i servizi gia’ esistenti. I vantaggi evidenti sono rappresentati dal fatto che le strutture sono gia’ esistenti; i costi per l’emergenza sono decisamente piu’ bassi; i rifugiati sono maggiormente autosufficienti e autonomi; il coordinamento dell’operazione e’ molto piu’ snello. Gli svantaggi possibili sono rappresentati dall’onere che devono sopportare le popolazioni ospitanti, seppur risarcite con razioni di cibo e utensili vari o rimborsi finanziari; dalla difficolta’ di censire il numero dei rifugiati che possono confondersi con le famiglie ospitanti; dalla difficolta’ di individuare i problemi in materia di protezione; dal carico maggiore di utenti a cui vengono sottoposte le strutture dell’area ospitante.
ALLOGGI COLLETTIVI I rifugiati giungono in aree abitate e vengono alloggiati in strutture collettive presenti in loco, come scuole, caserme, alberghi, centri sportivi, etc. I vantaggi sono rappresentati dall’immediata disponibilita’ dei siti senza pesare sulle unita’ abitative familiari; l’acqua, il riscaldamento e gli impianti igienici sono immediatamente disponibili, eventualmente vi e’ la necessita’ di potenziarli per la grande utenza; non vi e’ la necessita’ di costruire strutture apposite. D’altro canto, vi e’ da considerare il rischio di una saturazione rapida delle strutture; si possono riportare danni piu’ o meno importanti alle strutture; la destinazione originaria delle strutture e’ interrotta fino alla durata dell’emergenza; l’intimita’ dei rifugiati non e’ garantita.