Conflitto a Gaza
– 29.07.2024
Come aiutare i bambini di Gaza
Cosa si può fare per aiutare la Striscia di Gaza e soprattutto i bambini palestinesi che ci vivono, principali vittime dei bombardamenti di Israele? Tenere alta l’attenzione sul conflitto e chiedere a gran voce il cessate il fuoco è senza dubbio un impegno concreto. Ma lo è ancora di più sostenere economicamente i minorenni rimasti senza famiglia, con un’adozione a distanza.
Nella Striscia di Gaza proseguono senza sosta i bombardamenti israeliani, iniziati all’indomani dell’attacco del 7 ottobre da parte di Hamas. I mesi di guerra si susseguono, uno dopo l’altro, e non c’è un concreto orizzonte di pace in vista. Gaza e i suoi abitanti, già costretti a vivere in condizioni di gravissima deprivazione perché da anni isolati dal mondo, sono allo stremo. E il prezzo maggiore del conflitto lo stanno pagando i bambini, numerosissimi nella Striscia (gli under 14 rappresentano circa il 40% della popolazione). I numeri che li riguardano sono drammatici: oltre 14mila sono morti, circa 1.000 sono rimasti feriti, quasi 4.000 rischiano di rimanere vittime di malnutrizione, più di 17mila hanno perso la propria famiglia, in 600mila sono rimasti senza casa. Una tragedia che lascia senza fiato e che fa nascere una domanda: cosa si può fare per aiutare i bambini di Gaza?
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La tua voce contro la guerra in Palestina
La prima azione, che non costa nulla, è contribuire affinché non si allenti l’attenzione mediatica su ciò che sta accedendo e non ci si stanchi di chiedere a gran voce un immediato cessate il fuoco per Gaza. C’è bisogno di parlare della Palestina, c’è bisogno di sapere cosa accade giorno per giorno nella Striscia, c’è bisogno che gli aiuti umanitari non si interrompano e che la diplomazia non smetta di cercare una tregua. Già alcuni mesi fa, SOS Villaggi dei Bambini si è mossa a livello internazionale, insieme ad altre 20 organizzazioni, per chiedere all’Unione Europea di impegnarsi per un immediato cessate il fuoco. L’appello, purtroppo, è rimasto inascoltato e i bombardamenti non si sono fermati. La pace, però, non può e non deve arrendersi: è doveroso e necessario continuare a chiedere che le armi vegano deposte e che il popolo palestinese venga soccorso, bambini in testa.
Adotta i bambini della Striscia di Gaza rimasti soli
C’è però un’altra opportunità di aiuto concreto: con SOS Villaggi dei Bambini è possibile adottare a distanza i bambini palestinesi, attivando un’adozione per il Villaggio SOS in cui sono accolti. Come associazione, infatti, siamo presenti in Palestina con due strutture, una a Betlemme, in Cisgiordania, e una a Rafah, nella Striscia di Gaza. Proprio quest’ultimo Villaggio SOS, a seguito del conflitto in corso, sta vivendo mesi di forte difficoltà e i bambini e lo staff che ci vivevano sono stati evacuati in parte nella struttura di Betlemme e in parte in zone più sicure della Striscia di Gaza. Le attività di SOS Villaggi dei Bambini in Palestina, però, non si sono fermate, continuando ad assicurare accoglienza e supporto materiale e psicologico a migliaia di bambini e le loro famiglie.
Adottare il Villaggio SOS di Rafah significa garantire un aiuto a tutti i bambini accolti. È sufficiente una donazione piccola ma regolare (meno di 1 euro al giorno) per assicurargli le cure quotidiane di un’educatrice, l’assistenza sanitaria e l’educazione scolastica.
Adotta ora a distanza i bambini palestinesi