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Guerra in Libano, come fare una donazione e aiutare i bambini in pericolo

La guerra tra Israele e Palestina si è ora allargata anche al Libano, con intensi bormbardamenti e operazioni di terra, che hanno portato anche all’invasione di una porzione di territorio del Paese dei cedri. Il risultato sono quasi 2.000 morti e oltre 1 milione di sfollati. Uomini, donne e soprattutto bambini che hanno estremo bisogno di aiuto.

Da oltre un anno, il Medio Oriente vive un’altra fortissima crisi, dovuta all’esplosione di un nuovo conflitto in Palestina. Una guerra che ha già causato decine di migliaia di vittime e che ora si è allargata anche al Libano, in un’escalation che sembra non avere fine. Le notizie sono drammatiche e si rincorrono, giorno dopo giorno, alimentando, per fortuna, anche una intensa ondata di solidarietà. In tutto il mondo, infatti, molte persone hanno aderito a diverse iniziative di raccolta fondi, scegliendo di fare una donazione per aiutare la popolazione libanese.

Guerra tra Israele e il Libano, un conflitto che ha radici antiche

Il conflitto tra Israele e Libano ha radici profonde e, nel tempo, ha conosciuto diverse fasi, alcune anche di scontro molto forte. Le tensioni fra i due Paesi mediorientali, infatti, si trascinano fin dal 1948, anno della creazione dello Stato di Israele ma anche della prima guerra arabo-israeliana, a cui il Libano prese parte. Nei decenni, si sono alternati periodi di scontro aperto a periodi di relativa calma, anche se non si è mai arrivati a una reale pacificazione. Per questo motivo, il confine tra Israele e Libano è attenzionato in modo particolare dall’Organizzazione delle Nazioni Unite, che, nel 1978, ha deciso di creare un’apposita forza di interposizione (denominata UNIFIL), con il compito di vigilare sull’area. Fino alla nuova emergenza, deflagrata in queste settimane, che ha portato a una nuova invasione del Libano da parte di Israele.

Come si vive oggi in Libano, un Paese in emergenza dopo l’attacco di Israele

Per il Libano, l’attacco di Israele e la recrudescenza di un conflitto antico sono arrivati a peggiorare una situazione economica e sociale già precaria, caratterizzata da povertà (che interessa circa l’80% della popolazione, secondo le ultime stime delle Nazioni Unite) e instabilità politica. In questo contesto, secondo l’UNICEF, le operazioni belliche israeliane hanno provocato quasi 2mila morti (tra cui 127 bambini, che si aggiungono agli 890 feriti) e oltre 1 milione di sfollati (di cui 350mila bambini). Donne, uomini e bambini sono stati costretti ad abbandonare la propria casa e a lasciarsi alle spalle la propria vita. Stando ai dati UNHCR, oltre 283.000 persone sono fuggite dal Libano in Siria negli ultimi giorni, con un mix di rimpatriati siriani (70%) e cittadini libanesi (30%) in cerca di sicurezza, con un'alta percentuale di donne e bambini (il 60% dei nuovi arrivi in ​​Siria sono bambini). Quasi 750mila, invece, sono i profughi interni. I circa 1.000 rifugi aperti dal governo libanese riescono a dare ospitalità a meno di 200mila persone e in condizioni spesso gravemente precarie, senza docce, servizi igienici, acqua calda e riscaldamento adeguati. La maggior parte degli sfollati, invece, vive presso famiglie ospitanti, con frequenti situazioni di sovraffollamento, oppure in spazi aperti, come spiagge e strade. Il Libano, quindi, vive una vera e propria emergenza umanitaria, di cui a pagare il prezzo maggiore sono i più vulnerabili. A rendere il tutto più grave e allarmante contribuisce anche la difficoltà nel distribuire aiuti, a causa dei bombardamenti incessanti.

Dona ora e sostieni il lavoro di SOS Villaggi dei Bambini in Libano e nelle aree di crisi

In questo quadro critico, noi di SOS Villaggi dei Bambini, presenti in Libano dal 1969, stiamo facendo ogni sforzo e sfruttiamo tutte le risorse disponibili per rispondere all’emergenza. I bambini e lo staff sono al sicuro e il Team di emergenza monitora attentamente l'evoluzione della situazione. Alla luce delle gravi e crescenti esigenze della popolazione libanese, abbiamo avviato un Programma di risposta all'emergenza rivolto alla popolazione colpita dal conflitto. In particolare, nel Villaggio SOS di Bhersaf personale, famiglie e bambini si sono riuniti per impacchettare vestiti per i figli delle famiglie sfollate. Nel Villaggio SOS di Kfarhay, invece, lo staff ha promosso momenti di incontro per bambini e tutori per spiegare il conflitto in corso e il suo impatto. Sebbene le preoccupazioni rimangano elevate, queste sessioni hanno aiutato a rassicurare i bambini. In generale, i nostri operatori, nei diversi Villaggi SOS libanesi, rimangono impegnati nella loro missione e continuano a lavorare instancabilmente per fornire cure e protezione. Puoi aiutarci? Certamente. Con una donazione libera ci permetti di rimanere al fianco delle persone più vulnerabili e di tutti coloro che vivono situazioni di emergenza. Infatti grazie al supporto dei donatori potremo continuare a garantire cibo, assistenza sanitaria, protezione, istruzione e supporto psicosociale a tutti coloro che hanno bisogno di noi.

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