Giornata mondiale della lotta all'AIDS: SOS Villaggi dei Bambini in azione
– 30.11.2007
GIORNATA MONDIALE DELLA LOTTA ALL'AIDS:SOS VILLAGGI DEI BAMBINI IN AZIONE
01/12/07 - Quattro esempi di intervento SOS: uno sguardo all'Uganda, al Guatemala, alla Guinea Bissau e allo Zimbawe
Uganda
Poco meno del 7% della popolazione adulta del Paese (persone comprese tra i 15 e i 49 anni) ha contratto il virus. In più, il 74% degli uomini e il 26% delle donne tra i 15 e i 24 anni hanno ammesso di aver avuto rapporti sessuali casuali nel corso di un anno, e solo la metà di loro ha usato il preservativo. Ciò potrebbe portare, nel tempo, ad avere più di un milione di bambini orfani a causa dell’Aids.
Il Villaggio SOS di Gulu, in collaborazione con il Concordia Volunteer Abroad Programme (CVAP) della Concordia University (Canada) e con l’organizzazione locale Health Alert, ha organizzato una settimana di sensibilizzazione sul tema della pandemia attraverso programmi radiofonici e televisivi. All’iniziativa è seguita un’opera sul campo per portare la popolazione ad effettuare il test dell’HIV/Aids.
Sono stati effettuati 468 controlli, esaurendo tutte le scorte di test per il kit disponibili: 268 del Centro Medico SOS, le rimanenti messe a disposizione dal CVAP.
Guinea Bissau
Come in molti altri Paesi dell’Africa Sub-Sahariana, la popolazione è molto giovane: il 48% ha meno di 15 anni e il 63% meno di 23. Più del 50% sono femmine. In queste condizioni la lotta all’HIV/Aids è una priorità, che ha un punto chiave nella sensibilizzazione delle persone.
Le strutture impegnate nella diffusione di una corretta informazione sulla malattia sono, oltre ai Villaggi SOS, le Case del Giovane SOS e i Centri di Sviluppo Sociale SOS. In particolare, il Villaggio SOS di Bissau, anche grazie al Programma di Rafforzamento Familiare SOS, organizza incontri periodici per i ragazzi in cui si danno tutte le informazioni necessarie per una corretta prevenzione.
SOS Villaggi dei Bambini, inoltre, ha favorito la nascita di un network tra le associazioni locali di donne affette dal virus, dando loro tutto il supporto tecnico necessario per far sentire la propria voce, al fine di riguadagnare il dovuto rispetto e di essere pienamente accettate nella società.
Zimbabwe
Le conseguenze della pandemia sull’infanzia sono drammatiche, con oltre 1 milione di bambini senza genitori a causa dell’Aids. Si tratta di quasi l’80% di tutti gli orfani del Paese. Oltre ad accogliere nei suoi villaggi il maggior numero di bambini orfani o abbandonati, SOS Villaggi dei Bambini interviene con il Programma di Rafforzamento Familiare SOS, organizzando corsi di avviamento e formazione professionale per adolescenti, genitori o tutori affetti dal virus.
Anche in questo caso, la corretta informazione fondamentale: i beneficiari del programma sono istruiti su come dare assistenza ai familiari e, in generale, come convivere con il dramma dell’Aids. Un aspetto particolare dell’assistenza è concentrato nel progetto «Ritorno a Scuola», che garantisce agli orfani il diritto all’istruzione con borse di studio che permettono loro di frequentare le lezioni.
Guatemala
Il 28 settembre 2007 SOS Villaggi dei Bambini e la fondazione di prevenzione all’Aids «Fernando Iturbide» hanno organizzato la seconda Conferenza Nazionale sui bambini e i Ragazzi affetti dall’HIV/Aids. All’evento, tenutosi a Città del Guatemala, hanno partecipato 75 bambini e 50 adolescenti.
I partecipanti sono stati divisi in gruppi per partecipare a singoli seminari di informazione sulla Legge di Protezione Integrale dei Bambini e degli Adolescenti, in vigore nel Paese dal 2003. Durante i workshop, i bambini hanno avuto modo di esprimere le proprie impressioni e di far presenti le proprie esigenze, tra tutte quella di rafforzare la Legge proprio sui punti legati all’HIV/Aids.
Dalla Conferenza, infatti, è emerso che le strutture sanitarie del Guatemala non sono ancora pronte per affrontare efficacemente la pandemia. Ecco perché SOS Villaggi dei Bambini ha dichiarato che su questo punto continuerà a far di tutto per sostenere l’infanzia, e ha fatto appello al governo del Paese di rafforzare l’azione a supporto delle persone affette dal virus.