La storia di Zarica – 23.05.2014

La storia di Zarica

“LE PERSONE CHE CI AIUTANO MI DANNO LA SPERANZA”
Grdica, 23 maggio 2014 - Zorica Kostić e i suoi cinque figli sono stati evacuati dalla loro casa a Grdica, un sobborgo di Kraljevo, a seguito dell’esondazione del fiume Morava.

E’ seduta nella camera di un albergo (che sta dando pasti e accoglienza a 54 sfollati ndr.) e comincia a raccontarci la sua storia: “La prima volta che ho perso la mia casa è stato 14 anni fa, in seguito alla guerra del Kosovo. Scappai con mio marito da Klina e giungemmo qui, a Kraljevo. All’inizio abbiamo vissuto in piccoli appartamenti, pagando l’affitto, poi, finalmente, nel 2012 siamo riusciti a mettere da parte i risparmi e a comprare una piccola casa a Grdica”.


La mattina del 16 maggio 2014 Zorica ha perso la casa, quella così tanto sognata. Il fiume Morava l’ha distrutta. “L'acqua ha cominciato ad aumentare giovedì. E’ stato spaventoso. Non pensavamo sarebbe successo tutto questo. Abbiamo cenato e messo a letto i bambini. Alle 5 del mattino ci siamo svegliati di soprassalto, abbiamo aperto la finestra e visto un mare davanti a noi.
Acqua ovunque. Sono arrivati i vigili del fuoco, con una imbarcazione. Ho dato loro i bambini e iniziato a prendere cose. Mi sono ritrovata ad arrotolare il tappeto. Non so a cosa stessi pensando. Ho poi aperto la porta del bagno e sono stata travolta da un’onda di fango. Incredibile. Ora sono in questo albergo”
.

Il marito di Zorica non ha lasciato la casa: “Non poteva lasciare i maiali. Un chilo di carne costa 5 euro. Se morissero i nostri maiali come faremmo a mangiare tutto l’inverno? Ora dorme nella soffitta. Non possiamo raggiungerlo perché la Croce Rossa ha buttato disinfettante ovunque”. I bambini di Zarica hanno incubi e si svegliano di continuo. “Mi chiedono di poter tornare a casa. Non vogliono stare qui. Gridano e urlano tutto il giorno e io mi vergogno. Mi dispiace che gli ospiti dell’albergo sentano tutto questo.

Stiamo ricevendo tanta solidarietà dalle persone e io non le conosco nemmeno. Mi viene da piangere. Hanno regalato a Bojana e a
Nebojša (7 e 9 anni ndr) scarpe e vestiti. Sono stati i genitori dei loro compagni di classe e uno di loro accompagna mio figlio tutti i giorni a scuola. Nel pomeriggio Zorica ci porta a casa sua. Il marito ci accoglie sulla porta. La casa ha tre stanze, una cucina e uno spazio dove stanno i maiali. “Il mio giardino era lì” - dice Zorica  - “avevo piantato cipolle, spinaci e aglio.

E’ tutto distrutto. Le mura di sostegno della casa stanno cedendo. E’ finita!!
". Il marito la guarda sorridendo “No. Ce la faremo, anche questa volta. Ti ho salvato gli elettrodomestici e le tue cose. I nostri maiali stanno bene. Ho poco cibo per loro ma non moriranno certo di fame. Io non mollo!”. Zorica entra in casa ma esce un minuto dopo. Il fetore è insopportabile. Si siede nel portico guardando in lontananza: “A volte vorrei non aver comprato mai questa casa. So che le cose andranno bene. E' l'aiuto delle persone che ci dà forza e speranza!"

Emergenza a Kraljevo - Nella zona di Kraljevo, l'esondazione del fiume Morava ha colpito oltre 3.000 persone, 1.500 sono state evacuate. 600 case sono state danneggiate, 31 ponti distrutti, 130 chilometri di strada inagibili e 100 pozzi contaminati. Oltre 4.500 ettari di coltivazioni di grano, mais e orzo sono stati distrutti. I bisogni più urgenti, secondo il Presidente della comunità locale di Grdica, sono cibo in scatola, latte, alimenti per l'infanzia, articoli per l'igiene, pannolini, medicinali e disinfettanti, ma anche stivali di gomma, guanti, pale, carriole, ventilatori e pompe. Le persone colpite hanno bisogno di coperte, lenzuola, materassi, letti, elettrodomestici di base. È essenziale fornire assistenza all'infanzia per consentire ai genitori di togliere il fango dalle case, così come il supporto psicologico per bambini e adulti provenienti dalle zone più colpite.