MAQUETTE N'DOUR, MAMMA SOS IN SENEGAL
– 15.01.2006
MAQUETTE N'DOUR, MAMMA SOS IN SENEGAL
Le parole di Maquette provengono dallo spirito della famiglia allargata. Maquette cresce con due madri e con fratelli, sorelle,fratellastri e sorellastre, poichè suo padre ha due mogli...
Sotto questo aspetto, la struttura della famiglia, ancorata alla cultura del Senegal e la struttura del Villaggio SOS sono molto simili.
Questo è anche vero per il numero dei figli. Non è raro in Senegal trovare famiglie con nove o dieci figli, poichè "i bambini sono la luce della casa".
Questo aspetto culturale è fonte di specifiche sfide per i Villaggi SOS in Senegal. Vi sono pochissime donne che non hanno figli, poichè l'aver figli è una parte di essere donne. Perciò, i Villaggi SOS in Senegal e in altre parti dell’Africa hanno sviluppato condizioni di base per le donne con figli propri per essere in grado per esercitare la professione di “Mamma SOS”. Ad esempio, uno dei criteri è quello che i loro figli abbiano raggiunto una certa età.
Nella famiglia estesa tradizionale le donne sanno che i loro figli sono ben accuditi nell’ambito dei legami parentali. Le donne possono così contribuire al reddito della famiglia. Ma anche se la consuetudine offre questa opportunità alla donna, la separazione dai propri figli sempre porta ad un conflitto interiore, scelto anche come tema centrale nelle selezioni delle “Mamme SOS” che hanno figli propri.
I figli di Maquette abitano vicino e sono in grado di vedersi l'un l'altro in qualunque momento. Il giorno più felice della vita di Maquette è stato quando le è stato dato l'impiego di “Mamma SOS” nel momento in cui aveva divorziato con otto figli e nessun reddito.
LA STORIA DELLA SUA VITA
"Alla fine ero così stanca che decisi di lasciare mio marito" Il mio nome è Maquette N'Dour.
Mio padre nacque lo stesso anno di Hermann Gmeiner, nel 1919; mia madre nel 1925. Mia madre vive qui a Kaolack, non lontano dalla clinica materno –infantile dei Villaggi SOS. Mio padre morì nel 1989. Era segretario nella fabbrica di noccioline a Kaolack. Nè mia madre, nè la mia seconda madre, la seconda moglie di mio padre, hanno mai lavorato fuori casa. Vivono ancora in casa assieme. Mia madre ebbe un figlio e cinque figlie e la seconda moglie ebbe un figlio e due figlie. Ho otto figli, quattro femmine e quattro maschi.
Dopo la scuola elementare sono andata alla scuola per economia domestica. Normalmente si completa questa scuola dopo tre anni con un mestiere qualificato, ma, dopo che l’avevo frequentata per due anni, la scuola è stata chiusa, poichè lo stato non l'ha riconosciuta. Non sono stata in grado di completare il mio tirocinio.
Mi sono sposata quando avevo sedici anni. Dopo il matrimonio, ho frequentato un corso di due anni per diventare segretaria, ma non ho mai trovato un lavoro.
Quando parli della tua famiglia, chi includi?
Genitori, fratelli, sorelle, cugini ed i bambini che vivono nella casa.
Vuoi dire i bambini della tua famiglia naturale o i bambini della tua famiglia SOS?
Naturalmente anche i bambini della mia famiglia SOS appartengono alla mia famiglia! Quando c'è una festività religiosa islamica come la festa Tabasica (la festa del montone), dopo le celebrazioni qui nel Villaggio SOS, conduco i miei bambini a visitare la mia famiglia per rendere omaggio. Essi chiamano mia madre "nonna". Spesso nel fine settimana andiamo dalla mia famiglia ed i bambini giocano assieme o si acconciano l'un l'altra i capelli. La mia famiglia accetta ed ama questi bambini. Non fanno differenze fra i miei veri figli ed i miei bambini del Villaggio SOS.
Potrebbe parlarci di un ricordo particolarmente meraviglioso della tua vita?
Il momento più felice della mia vita fu quando ho trovato lavoro presso il Villaggio SOS. Avevo divorziato, avevo otto figli e nessun lavoro. E' stata la prospettiva più bella e nuova sia per me stessa sia per i miei figli poter lavorare nel Villaggio SOS.
Quello deve anche essere stato anche uno dei momenti più difficili nella tua vita?
Sì, naturalmente: nessun lavoro, otto figli e nessun marito. Puoi guadagnare soltanto lavorando ..e il denaro mi concede di dare ai figli ciò che essi necessitano - cibo e istruzione. Il denaro è la chiave della vita
MOTIVAZIONI PROFESSIONALI
"Poi il direttore del Villaggio SOS disse che potevo far richiesta per essere una “Zia SOS"
Mio padre era membro del consiglio locale e tutto ciò che avveniva nella nostra zona passava attraverso di lui. Ecco come ho conosciuto il Villaggio SOS. Ero divorziata e disoccupata. Mia sorella lavorava nel Villaggio SOS come cucitrice e così ho chiesto se potevo lavorare là come lavandaia. Ma avevano già qualcuno. Il direttore del Villaggio disse che potevo far richiesta per essere una “Zia SOS”. C'era un corso per Mamme SOS e per zie SOS che stava per cominciare a Dakar... Ho lavorato fino al 1998 come zia SOS.
Come ha spiegato ai tuoi figli che stavi per diventare mamma SOS?
I miei figli conoscevano già il Villaggio SOS perchè abitavamo vicino. Conoscevano anche i bambini che vivevano qua. Così è stato facile spiegare loro i compiti che avrei dovuto svolgere qui e che desideravo essere la una mamma per questi bambini senza genitori, una mamma proprio come sono per loro.
ESPERIENZE COME MAMMA SOS
"Sono pronta a dare tutto per questi bimbi"
Questo lavoro è nobile e prezioso. Soltanto Dio può ricompensare questo lavoro. E' un sacrificio che faccio per questi bambini. Lascio i miei figli al di fuori e mostro il mio amore ai bambini della mia famiglia SOS. Non è facile ed è un dono che non tutti hanno.
Sono pronta a dare ogni cosa per questi bambini. Devono sentirsi come se fossero stati cresciuti proprio dalla loro madre naturale. Dico a me stessa che devo aiutare questi bambini in modo che diventino in futuro bravi cittadini. Se riescono a raggiungere qualcosa nella vita, allora saranno in grado di aiutare anche altri bambini...l'inizio di una reazione a catena!
E' cambiato qualcosa nel Villaggio SOS negli anni in cui sei stata qui?
Sì, ci sono stati grandi cambiamenti. I bambini vanno molto meglio a scuola adesso ed alcuni di loro hanno perfino vinto dei premi. Oggigiorno i bambini ricevono sotto questo aspetto un aiuto molto migliore. C'è anche un campo sportivo per i bimbi ed è loro offerta la possibilità di fare ogni sorta di lavoro artigianale. Tutto considerato, oggi viene offerto molto di più ai bambini.
Quest'anno ai migliori alunni è stato concesso di andare in un campo vacanze nel Gambia. Quello è stato un premio per loro e dovrebbe essere uno stimolo per gli altri. Abbiamo anche organizzato pic-nic occasionali per gli alunni migliori durante l'anno scolastico.
Noi Mamme SOS e il nuovo direttore del Villaggio abbiamo iniziato a porci dei traguardi per noi stessi. Nel 2001 per esempio il nostro obiettivo è stato la tolleranza. Alla fine di ogni anno valutiamo e facciamo l'inventario per vedere come potremmo continuare l'anno successivo.
Com'è il suo contatto col vicinato?
C'è contatto. I nostri bimbi vanno là ed i bambini provenienti da fuori vengono qui. Noi mamme SOS siamo in contatto con le famiglie del vicinato. Se c'è un evento sociale che ha luogo là, noi vi prendiamo parte.
Che immagine hanno le mamme SOS all’esterno?
La gente è orgogliosa delle mamme SOS. Le ammira perchè sa che le mamme SOS sono donne che si prendono la responsabilità di un gruppo particolare di bambini.