Il "Moving Foward" per i minori fuori famiglia è pronto – 06.02.2014

Il "Moving Foward" per i minori fuori famiglia è pronto

Ma il nostro Paese è “pronto” a mettere i bambini al centro?

Roma, 6 febbraio 2014 - Sono oltre due milioni i bambini nel mondo, e più di 30mila quelli in Italia, che vivono in realtà di accoglienza o presso famiglie affidatarie. L’80 per cento di loro ha ancora uno o entrambi i genitori e molti rischiano di essere separati inutilmente dalle loro famiglie. Nel dicembre 2009 sono state approvate dall’ONU le Linee Guida ONU sull’accoglienza etero-familiare e l’Italia solo di recente è stata richiamata dal Comitato ONU a garantirne l’applicazione omogenea su tutto il territorio nazionale (legge 149 del 2001).

SOS Villaggi dei Bambini ha per questo redatto e presentato oggi, a Roma, con il patrocinio dell’Autorità Garante per l’infanzia e l’adolescenza, il Manuale “Moving Forward” (scaricabile su www.alternativecareguidelines.org/Home/tabid/3859/language/it-IT/Default.aspx) con l’obiettivo di supportare tutti quegli attori interessati e coinvolti nell’attuazione delle Linee Guida ONU sull’accoglienza dei bambini fuori dalla famiglia d’origine.

Si tratta di uno strumento che fornisce una guida pratica, per le autorità e i soggetti attivi nel panorama della promozione e tutela dei diritti dell’infanzia, in particolare per chi si occupa di accoglienza eterofamiliare.

“Il futuro di tutti bambini dipende da noi adulti, abbiamo una responsabilità “genitoriale” a tutti i livelli che non può essere disattesa – dice Samantha Tedesco, responsabile Programmi Area e Sviluppo – Stiamo purtroppo assistendo ad uno scollamento  tra noi, realtà di accoglienza che da molta stampa e parte di opinione pubblica veniamo accusati di speculare sui bambini  e che diciamo “vogliamo regole, vogliamo essere controllati, vogliamo standard uniformi da rispettare” e, dall’altra parte, i troppi interlocutori che non fanno regia. Va ripensata l’architettura politica e occorrono dei referenti certi.”.

 

I principi del Manuale sono:

  • Assicurare standard essenziali di accoglienza comuni in tutta Italia
  • Creazione e potenziamento di strutture e servizi a supporto delle famiglie per evitare l’allontanamento dei figli.
  • Sostegno alle famiglie dopo l’allontanamento del bambino per favorirne in seguito il rientro il prima possibile.
  • Avere la garanzia, su tutto il territorio nazionale, che i bambini da zero a 6 anni, vengano affidati solo a famiglie e non a comunità.
  • Supporto ai ragazzi, una volta maggiorenni, che non hanno modo di rientrare nelle famiglie di origine.
  • Garanzia del diritto di ascolto per bambini e ragazzi in merito a tutte le decisioni che li riguardano
  • Evitare ai bimbi di vivere in carcere potenziando le strutture di custodia alternative per ospitare madri detenute con figli fino a tre anni.

“Abbiamo presentato un documento fondamentale per l’applicazione delle Linee Guida internazionali sui bambini fuori famiglia in Italia, come nel resto del mondo. Il nostro auspicio è che le Linee Guida Onu e il “Moving forward” divengano presto Legge. Mi chiedo se il nostro Paese sia finalmente pronto a mettere i bambini al centro!” - conclude Alverio Camin, Presidente di SOS Villaggi dei Bambini.