Conflitto a Gaza

Fermiamo il massacro a Gaza: firma la petizione di SOS Villaggi dei Bambini

Il massacro di Gaza continua e migliaia di bambini sono già morti sotto i bombardamenti o stremati dalla mancanza di cibo, di acqua, di medicinali, di cure. Agire è indispensabile. SOS Villaggi dei Bambini lancia una petizione urgente per chiedere al Governo italiano di intervenire contro la catastrofe umanitaria in Palestina, che ad oggi ha provocato oltre 60mila morti e più di 100mila feriti.

A Gaza si consuma una tragedia senza precedenti: degli oltre 60.000 palestinesi uccisi, di cui quasi 20.000 sono bambini, 115.000 feriti, 2 milioni di sfollati interni (su una popolazione totale di 2,2 milioni), centinaia di operatori sanitari e giornalisti morti. La popolazione è costretta a sopravvivere senza acqua, cibo, cure mediche, anche a causa del prolungato blocco all’ingresso degli aiuti internazionali.

Una petizione per la pace a Gaza: cessate il fuoco e diritti umani

Si tratta di una crisi umanitaria gravissima, che viola ogni principio del diritto internazionale. Per questo motivo, come SOS Villaggi dei Bambini abbiamo deciso di mobilitarci anche attraverso una petizione, unendoci alla voce del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e a quella di organizzazioni e istituzioni italiane e internazionali. Lo scopo è di chiedere l’immediato cessate il fuoco e la fine delle violenze contro i civili.

In particolare, attraverso questo appello, chiediamo al Governo italiano di:

  • pretendere un immediato cessatre il fuoco, il rispetto del diritto internazionale e lo stop al trasferimento forzato della popolazione palestinese;
  • garantire l’accesso immediato agli aiuti umanitari da parte delle organizzazioni presenti sul campo;
  • sospendere accordi economici, militari e di ricerca con il Governo di Israele, come già richiesto da 17 Paesi dell’Unione Europea e dal Regno Unito;
  • interrompere la vendita e l’acquisto di armi da e per Israele, come previsto dalla legge italiana.

Inoltre, chiediamo a tutte le Regioni italiane di prendere posizione pubblicamente contro le gravi violazioni dei diritti umani in corso, sospendendo le collaborazioni in atto con il governo israeliano.

A tal fine, la petizione sarà inviata a:

  • Sergio Mattarella, Presidente della Repubblica;
  • Giorgia Meloni, Presidente del Consiglio;
  • Antonio Tajani, Ministro degli Affari Esteri;
  • Guido Crosetto, Ministro della Difesa;
  • Presidenti delle Regioni italiane.

Firma la petizione

 

L’impegno in Palestina di SOS Villaggi dei Bambini

 

SOS Villaggi dei Bambini è attiva in Palestina da oltre mezzo secolo, con una presenza stabile a Betlemme dal 1968 e, dal 2000, anche nella Striscia di Gaza. Questo legame profondo con il territorio rende la crisi attuale ancora più drammatica per la nostra organizzazione, che da anni assiste bambini e famiglie con interventi umanitari e supporto quotidiano. Nel maggio 2024, il Villaggio SOS di Rafah è stato raso al suolo dai bombardamenti. Oggi, quindi, l’intera comunità è costretta a ricominciare da zero. Alcuni bambini e operatori vivono nel campo temporaneo allestito da SOS Villaggi dei Bambini a Khan Younis, che attualmente accoglie 151 persone, tra cui 38 minorenni non accompagnati e numerose famiglie sfollate. Le condizioni di vita, però, sono estremamente complicate: molti operatori non hanno più una casa, vivono senza corrente né connessione, e affrontano sulla propria pelle gli effetti del trauma. Nel campo si compie ogni sforzo necessario per continuare a fornire cibo, protezione e sostegno psicologico. Le risorse, tuttavia, si stanno esaurendo e ogni giorno è più difficile andare avanti: i generi alimentari scarseggiano, i beni essenziali sono sempre più difficili da reperire, e l’insicurezza limita anche gli interventi di supporto psicologico. In questo scenario instabile, la sola presenza degli operatori umanitari è già una forma di resistenza, una testimonianza di umanità che continua a farsi spazio, nonostante tutto.

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