Slavi arriva in Italia nel settembre del 2000 per seguire il suo secondo marito. Presto scopre che è geloso, irascibile, e sempre più violento: “Era arrivato a spegnermi le sigarette sul corpo, a picchiarmi come un sacco, a volte mi chiudeva in bagno anche per 12 ore. Non so come il mio corpo abbia resistito”.
Slavi resiste, ma non trova il coraggio di scappare. Finché, dopo 11 anni d’inferno, una mattina corre a prendere i figli al parco e poi dai carabinieri a denunciare il marito. Lo arrestano e lei, con i suoi 4 figli, viene accolta al Villaggio SOS.
È l’inizio della rinascita. “Gli psicologi di SOS Villaggi dei Bambini - racconta - hanno fatto con noi un lavoro stupendo. Oggi la figlia più grande ha 22 anni e va all’università, i più piccoli sono tranquilli, educati. Ma hanno ancora paura di essere sgridati, dopo aver sentito per anni le urla del padre contro di me”.