Villaggi SOS
– 29.07.2020
Team Up a Saronno: tanti giochi al servizio del benessere fisico, psicologico e relazionale
Il facilitatore Marco Cinnirella ci raconta il progetto pilota di 4incontri per incentivare l’attività fisica ed il gioco come strumento per favorire la resilienza.
“Ma voi da dove venite? Da lontano? Io sono stata a Milano, una volta! Avete portato la merenda?”
Quando in un Villaggio SOS inizia una nuova attività i bambini e le bambine sono sempre pieni di entusiasmo e di domande per gli adulti che daranno vita a nuovi giochi. E questa volta forse più di prima: dopo mesi di isolamento e di contatti limitati l’inizio dell’attività di Team Up al Villaggio SOS di Saronno è stata accolta da tutti e tutte come una grande festa.
Team Up è una metodologia sviluppata da Save The Children, Stitching War Child Holland e Unicef che mira al rafforzamento di competenze individuali quali il riconoscimento e gestione delle emozioni, la consapevolezza delle proprie risorse, l’ascolto e l’espressione di sé, favorendo il rispetto reciproco e la collaborazione all’interno del gruppo. SOS Villaggi Dei Bambini è diventata partner di questa coalizione e vanta nel suo organico professionisti formati su questa modalità d’intervento, in grado di replicarla in diversi contesti.
Per quattro settimane durante il mese di luglio, le bambine e bambini, ragazze e ragazzi del Villaggio SOS di Saronno (VA) hanno iniziato la loro giornata del martedì con le attività di Team Up, condotte dai facilitatori Francesca Letizia, Andrea Crivelli e Marco Cinnirella. Ad accoglierli il caloroso staff del Villaggio SOS, che dopo i controlli e le firme di routine, li ha fatti sentire subito a casa. Le attività proposte sono state strutturate passo a passo con loro, i caregivers, con cui si è creato un rapporto di piena collaborazione allo scopo di favorire il benessere dei minorenni presenti.
Tra un salto alla corda, una partita a pallavolo da seduti ed il ritorno a grande richiesta di classici giochi come “palla prigioniera”, sono stati trattati temi quali la collaborazione, l’amicizia ed il rispetto reciproco, accettando la “sconfitta” come parte del gioco ed accogliendo l’errore come nuova possibilità, nell’idea che non ci sia un modo giusto ed uno sbagliato di fare le cose, ma “tanti modi diversi per fare”.
Attraverso attività sportive e ludiche, i partecipanti hanno rafforzato i legami interni al gruppo dimostrando collaborazione e rispetto reciproco. I facilitatori hanno accolto le diverse proposte dei ragazzi e non sono mancate occasioni di confronto e dialogo. “Si sono divertiti, mi hanno chiesto quando venite la prossima volta! In genere non accettano di buon grado tutto quello che viene loro proposto…se una cosa non piace, non c’è niente da fare, non si presentano!” raccontano le educatrici, con un sorriso celato dietro la mascherina ma che traspare attraverso i loro occhi. Si, perché una delle sfide è stata anche quella di condividere uno spazio per giocare tutti insieme, in presenza, mantenendo le giuste distanze e prendendo le dovute precauzioni che questo tempo impone. Il bisogno di relazionarsi è tanto, va di pari passo a quello di occupare nuovamente gli spazi stando insieme: in questo senso i quattro incontri sono state vere e proprie occasioni per ritrovare quella prossimità e complicità di cui nei mesi passati si è dovuto fare a meno.
A fine luglio si è concluso questo breve percorso, che ha permesso di conoscersi e di gettare le basi per quello che si auspica sarà un racconto ancora tutto da scrivere. E alla fine un momento di festa con annessa merenda non è mancato, perché non c’è modo migliore per salutarsi se non con il sorriso negli occhi.
“Vorremo ringraziarvi per queste settimane trascorse insieme. Noi siamo stati bene, speriamo anche voi! Ci siamo divertiti, abbiamo riso ed oggi abbiamo preparato una piccola sorpresa per salutarci. Ma prima, facciamoci i complimenti per essere arrivati fino a qui! Tre, due, unoooo….”
Marco Cinnirella
Facilitatore e operatore SOS Villaggi dei Bambini