Autonomia – 23.07.2018

Un'estate per crescere: al Villaggio SOS di Trento 23 ragazzi in tirocinio

Il progetto "Lavoro cercasi" è nato per sostenere i giovani in un momento particolarmente difficile e delicato: l’ingresso nel mondo dei lavoro dopo l'esperienza al Villaggio SOS

 

L’estate 2018 al Villaggio SOS di Trento ha sapore di crescita: tutti i ragazzi con più di 16 anni, infatti, hanno iniziato dei percorsi di avvicinamento al lavoro di circa due mesi in diverse aziende del territorio.

Per Carlo*, studente dell’istituto agrario, impegnato in un tirocinio in agricoltura questo significa mettersi alla prova nel campo di studio. Per Erika, che dopo aver ottenuto la qualifica di parrucchiera ha deciso di cambiare rotta e sperimentarsi nel campo turistico, è l’opportunità di reinventarsi. Per Antonio e Rita, impegnati in progetti di 6 mesi nelle mansioni di cameriere e commessa, è occasione di riscatto dopo una delusione scolastica. Tra i più grandi c’è chi sta facendo un tirocinio in vista di un’assunzione futura - come Irina e Linda impegnate presso una cooperativa di ristorazione ed un’agenzia immobiliare - e chi ha avuto la soddisfazione di un’assunzione vera e propria - come Alessio e Franco che hanno ottenuto un lavoro presso un’azienda metalmeccanica e un supermercato.

Queste opportunità trovano una cornice in “Lavoro Cercasi”, progetto gestito dalla sociologa Clarissa D’Alberto e avviato a settembre 2017 grazie ad un finanziamento di SOS Villaggi dei Bambini.
Il progetto è nato per sostenere i giovani in un momento particolarmente difficile e delicato: l’ingresso nel mondo dei lavoro. Si tratta di un momento difficile in quanto la crisi economica ha colpito soprattutto i più giovani (in Italia nel 2018 sono oltre 2 milioni i giovani NEET, ed i fortunati che lavorano si trovano spesso in situazioni di precarietà e con stipendi non sempre adeguati), allo stesso tempo è un momento delicato perché il mondo del lavoro non è sensibile a tutta una serie di difficoltà causate dalla giovane età e dall’inesperienza: spesso i giovani non conoscono le caratteristiche del mondo del lavoro, i propri diritti e i propri doveri, le implicazioni delle diverse forme contrattuali. Inoltre questi ragazzi al momento della loro uscita dal percorso di accoglienza devono essere autonomi perché, a differenza dei loro coetanei, non potranno sempre contare sul sostegno della propria famiglia di origine.

Per questo, da quasi un anno, Clarissa e i ragazzi del Villaggio SOS lavorano assieme per co - costruire un bagaglio personalizzato fatto di orientamento, bilancio delle competenze, curriculum vitae, lettera di presentazione, colloquio di lavoro, contratti, diritti e doveri e tanto altro; strumenti che gli operatori come Clarissa sperano che permettano ai giovani care leavers di destreggiarsi al meglio nel complicato mondo del lavoro.
 
*tutti i nomi usati sono di fantasia per proteggere la privacy dei ragazzi