Un numero elevato di persone che convive nella stessa area richiede un importante sforzo di progettazione. Esistono dei criteri standard definiti dalle agenzie specializzate che cercano di essere applicati laddove possibile.
In generale le possibilita’ reali sono molto limitate rispetto gli standard ottimali, e’ importante comunque pensare che i campi profughi possono funzionare per lunghi periodi di tempo. E’ necessario quindi cercare di soddisfare il piu’ possibile le dimensioni consigliate, per aiutare la vita quotidiana dei rifugiati e la convivenza pacifica.
Secondo il Manuale dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (ACNUR), in condizioni ideali bisogna prevedere 30m2 di superficie effettiva per persona, comprensiva dell’area per l’abitazione, le aree necessarie per le strade, i percorsi pedonali, le strutture scolastiche, le strutture per l’igiene ambientale, per la sicurezza, le fasce tagliafuoco, servizi amministrativi, stoccaggio e erogazione dell’acqua, i mercati, l’immagazzinamento e la distribuzione dei discorsi. Se si prevede vicino all’alloggio di fortuna un orticello per la famiglia, si devono aggiungere 15 m2 per persona. L’ACNUR consiglia di prevedere un campo profughi con una capienza di massimo 20.000 persone, ovvero 90 ettari di terreno. I campi devono prevedere una possibilita’ di ampliamento, considerando che tra mortalita’ e natalita’ si prevede una crescita annua del 3-4% l’anno
Per quanto riguarda le infrastrutture, l’ACNUR stabilisce gli standard in 1 rubinetto per l’acqua per ogni comunita’ (circa 80-100 persone); 1 latrina per ogni famiglia (6-10 persone); 1 centro medico per ogni sito (20.000 persone); 1 ospedale zonale ogni 10 siti (fino a 200.000 persone); 1 struttura scolastica per ogni settore (5.000 persone); 4 punti di distribuzione dei soccorsi per ogni sito (20.000 persone); 1 mercato per ogni sito (20.000 persone); 1 centro nutrizionale per ogni sito (20.000 persone); 2 bidoni per l’immondizia per una comunita’ (80-100 persone).
L’alloggio di fortuna prevede 3,5 m2 a persona nei climi caldi e fino a 5,5 m2 per persona nei climi freddi e aree urbane. I teloni di plastica sono delle componenti importanti degli alloggi di fortuna, da mettere sui tetti per proteggere dai raggi ultravioletti, oppure da porre come riparo su intelaiature di legno. Le tende possono essere l’opzione scelta quando non ci sono i materiali idonei ad alloggi di fortuna in loco, oppure i rifugiati sono tendenzialmente idonei. Se ben trattate, le tende possono durare 2-3 anni. Sono difficili da scaldare, per cui nei climi freddi non sono le opzioni migliori. Gli alloggi prefabbricati non sono le migliori soluzioni per gli alti costi da sostenere, per i lunghi tempi di produzione e trasporto in loco.
Nei climi freddi e’ fondamentale trovare la soluzione di vivere in case, perche’ bisogna garantire protezione dal vento di pareti, tetto, porte e finestre, spazi ben chiusi e isolati, installazione di una stufa e stabilita’ della struttura.