SOS Villaggi dei Bambini – 20.11.2019

SOS Villaggi dei Bambini presenta “In questo mondo storto”, raccolta di testimonianze di bambini accolti fuori famiglia

Per celebrare il 30° anniversario della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, l’organizzazione pubblica il volume edito da Il Mulino, dal 5 dicembre nelle librerie: 21 testimonianze di bambini diventati adulti grazie alle cure dell’organizzazione attiva in Italia da 56 anni.

Milano, 18 novembre 2019 - «Avevo sette anni quando sono arrivata al Villaggio SOS, e a sette anni avevo già visto un bel pezzo di mondo. Avevo visto righe bianche sopra alla tavola e cannucce con cui tirare su, bilancini, siringhe per terra, perquisizioni con i cani e la mamma uscire e mancare per lunghe ore del giorno e della notte». A.R., oggi giovane 25enne a un passo dalla laurea, è uno delle centinaia di bambini che dal 1963 a oggi hanno trovato accoglienza e protezione grazie a SOS Villaggi dei Bambini. La sua è una delle ventuno storie contenute nel libro In questo mondo storto”, curato dal Comitato Scientifico dell’organizzazione. Il volume, edito da Il Mulino, uscirà nelle librerie e nei bookstore online il prossimo 5 dicembre, in coincidenza con il 30° anniversario della CRC, la Convenzione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza approvata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 20 novembre del 1989, che da allora viene celebrata come Giornata mondiale dell’infanzia e dell’adolescenza.

Parte del ricavato della vendita servirà a sostenere le attività dell’organizzazione a favore di bambini e ragazzi privi di cure familiari o vittime di violenza domestica.

«Aiutare i bambini e i ragazzi a riconoscere le loro emozioni è un compito delicato e complesso. Questo progetto editoriale nasce per dar voce alle loro storie. La narrazione infatti si rivela un potente strumento per elaborare il proprio vissuto e attribuire un significato a ogni esperienza. Il libro è anche un riconoscimento del lavoro prezioso svolto dagli educatori», spiega Silvia Bergonzoli, Direttrice del Comitato Scientifico di SOS Villaggi dei Bambini.

E se in trent’anni molta strada è stata fatta per la difesa e la protezione dell’infanzia, molta ancora resta da farne per garantire a ogni bambino il diritto di crescere sereno e in salute in un ambiente familiare e accogliente. Basti pensare che ancora oggi sono oltre 220 milioni i bambini nel mondo (1 su 10) che crescono senza l’affetto della propria famiglia o sono a rischio di perderlo.

In Italia, i bambini e i ragazzi privi di cure familiari sono quasi 27mila: oltre 14mila in affidamento, 12.600 nei servizi residenziali per minorenni. Quelli in carico ai servizi sociali perché vittime di una qualche forma di maltrattamento superano quota 91.200: la trascuratezza materiale e/o educativo-affettiva primeggia col 47% dei casi, seguita dalla violenza assistita dentro le mura domestiche (19%).

Per questo l’organizzazione torna ad appellarsi alle istituzioni affinché intervengano con misure strutturali per colmare le criticità del sistema dell’affido familiare.

«Non servono, lo ribadiamo, misure spot. Come organizzazione impegnata nell’accoglienza residenziale, da anni avanziamo richieste che finora il legislatore ha disatteso. Parliamo dei livelli essenziali delle prestazioni, strumento indispensabile per garantire omogeneità del servizio da nord a sud, delle banche dati uniche (per minorenni, strutture di accoglienza e affidatari), dell’Osservatorio Nazionale Infanzia e Adolescenza, da convocare al più presto per definire il nuovo Piano Nazionale Infanzia. E per contrastare possibili abusi, chiediamo azioni più rigorose di controllo e ispezione delle strutture di accoglienza, assegnando risorse alle istituzioni già preposte come le Procure presso i Tribunali per i Minorenni», commenta Samantha Tedesco, Responsabile Advocacy e Programmi dell’organizzazione che lo scorso anno in Italia ha dato accoglienza e protezione a oltre 350 tra bambini e ragazzi.

A livello internazionale l'organizzazione ha lanciato la campagna #ISeeYou per rendere visibili i bambini che ovunque nel mondo sono invisibili perché orfani, vittime di violenza e abbandono.

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