13.12.2017

SOS Villaggi dei Bambini e Federazione ANIMA insieme per il futuro professionale dei ragazzi

In Italia, sono oltre 26.000 i bambini e le bambine accolti fuori dalla propria famiglia e, ogni anno, sono circa 3.000 i care leavers – ovvero i giovani che in base alla nostra legislazione, raggiunta la maggiore età non possono più beneficiare della cura, della protezione e della tutela garantite dalla realtà di accoglienza residenziale – costretti, senza avere le necessarie tutele, ad avviarsi verso un percorso di autonomia economica e lavorativa. Per offrire un futuro consapevole e sicuro a bambini e ragazzi che crescono fuori famiglia e, in particolar modo, a coloro i quali si avvicinano al compimento della maggiore età, SOS Villaggi dei Bambini e ANIMA Confindustria Meccanica Varia, la Federazione delle Associazioni Nazionali dell'Industria Meccanica Varia e Affine, presentano una partnership che permetterà ai giovani di cogliere opportunità lavorative e di dialogare in modo costruttivo con le eccellenze della realtà produttiva della meccanica. La partnership, presentata oggi all’interno del Forum sull'Internazionalizzazione delle Tecnologie e della Meccanica, ha tra gli obiettivi quelli di sostenere la formazione dei ragazzi in uscita dai percorsi di accoglienza tramite borse di studio, borse lavoro e tirocini formativi con esperienze dirette nelle aziende della Federazione.

 

Siamo orgogliosi e felici di poter annunciare questa partnership con una Federazione così importante come ANIMA. – afferma Maria Grazia Lanzani, Presidente di SOS Villaggi dei BambiniQuesta collaborazione è un altro importante tassello che si va ad aggiungere al grande lavoro che SOS Villaggi dei Bambini svolge ogni giorno per accompagnare i giovani in uscita dai percorsi di accoglienza nei Villaggi SOS, attraverso progetti personalizzati e finalizzati- all’inserimento sociale e lavorativo. Ringraziamo chi, come ANIMA, si impegna insieme a noi perché questo avvenga”.

 

SOS Villaggi dei Bambini Italia ha tra i suoi obiettivi prioritari quello di rafforzare la capacità dei giovani in uscita dai percorsi di accoglienza di costruirsi una vita indipendente, ricordando i punti 4 e 8 degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile del Millennio relativi al raggiungimento di un’istruzione di qualità e di un lavoro dignitoso per le giovani generazioni. In particolare, l’Associazione pone l’accento sulle maggiori difficoltà che i bambini e i ragazzi privi di cure famigliari devono affrontare – rispetto ai loro coetanei che vivono in un contesto famigliare - per accedere a un’istruzione di qualità, a partire dalla prima infanzia e fino ad arrivare all’istruzione superiore.