Conflitto Israele-Palestina
– 20.10.2023
Conflitto Israele-Palestina: chiediamo un immediato cessate il fuoco
#CeasefireNow - Chiediamo un immediato cessate il fuoco per evitare una catastrofe umanitaria e un'ulteriore perdita di vite innocenti
Gli scontri nella Striscia di Gaza e in Israele hanno già portato alla perdita di migliaia di vite umane, migliaia di feriti e centinaia di migliaia di famiglie sfollate e bisognose di assistenza umanitaria. I continui combattimenti e gli attacchi contro le infrastrutture civili, tra cui ospedali, scuole educative, rifugi e reti di alimentazione elettrica, mettono a repentaglio i diritti umani.
Gli eventi dell’ultima settimana ci hanno portato sull’orlo di una catastrofe umanitaria e il mondo deve agire. È nostra responsabilità collettiva.
Chiediamo un immediato cessate il fuoco per evitare una catastrofe umanitaria e un'ulteriore perdita di vite innocenti.
Uniamo le voci e invitiamo tutti i capi di Stato, il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e gli attori sul campo a dare priorità alla preservazione della vita umana sopra ogni altra cosa. Durante questo cessate il fuoco, invitiamo tutte le parti a:
- facilitare la fornitura di assistenza salvavita, inclusi cibo, forniture mediche, carburante e la ripresa dell’elettricità e di Internet a Gaza, oltre al passaggio sicuro del personale umanitario e medico;
- liberare tutti gli ostaggi civili, soprattutto bambini e anziani;
- consentire ai convogli umanitari di raggiungere le strutture delle Nazioni Unite, le scuole, gli ospedali e le strutture sanitarie nel nord di Gaza e impegnarsi a proteggerli in ogni momento insieme ai civili e al personale al loro interno;
- revocare l'ordine del governo israeliano di lasciare i civili nel nord di Gaza;
- consentire l’evacuazione medica dei pazienti in condizioni critiche per cure urgenti.
Il Consiglio di Sicurezza dell’ONU, il Segretario Generale dell’ONU e tutti i leader mondiali influenti devono agire immediatamente per garantire l’entrata in vigore del cessate il fuoco. Resta la nostra unica opzione per evitare ulteriori perdite di vite civili e una catastrofe umanitaria. Qualunque cosa di meno sarà per sempre una macchia sulla nostra coscienza collettiva.
I civili non sono merce di scambio. Le famiglie hanno bisogno della possibilità di seppellire e piangere i loro morti. Il ciclo di violenza contro civili innocenti deve finire.
SOS Villaggi dei Bambini è presente in Israele e in Palestina, dove ha subito delle perdite umane sia tra i beneficiari sia tra gli operatori. La situazione è particolarmente grave per i bambini che hanno perso o rischiano di perdere le cure genitoriali.
Chiediamo a tutte le parti di mitigare il danno subito dai civili coinvolti nel conflitto, di dare priorità alla protezione dei bambini, dei giovani e delle famiglie, sostenendo i loro diritti umani attraverso:
- la protezione immediata dei bambini, delle famiglie e dei loro diritti nella Striscia di Gaza e in Israele;
- l’adozione di misure immediate per proteggere i bambini e le famiglie e rispettare i diritti umani internazionali e il diritto umanitario internazionale, inclusa la Convenzione sui diritti dell’infanzia.
- l’accesso agli aiuti umanitari vitali ai bambini colpiti dalla guerra e alle loro famiglie, compresa la salute mentale e il supporto psicosociale (MHPSS). I bambini privi di cure familiari o a rischio di perderle sono ancora più vulnerabili anche da questo di vista.
Per sostenere i bambini e le famiglie colpite dal conflitto SOS Villaggi dei Bambini è impegnata nel fornire:
- aiuto diretto alle famiglie per prevenire la separazione familiare;
- istruzione e altre attività dedicate ai bambini mentre le scuole rimangono chiuse;
- sostegno psicologico e alla salute mentale per i bambini e le famiglie.
I bambini e i giovani sono tra i più esposti alla violenza, alle privazioni e alle disuguaglianze derivanti dai conflitti. Oltre al proprio trauma, sentono le difficoltà e le paure degli adulti che si prendono cura di loro e dei loro cari, le conseguenze sociali e psicologiche su tutti i bambini e sulle loro famiglie saranno sostanziali e durature. Ciò è ancora più vero per i bambini privi di cure familiari o a rischio di perderle.
SOS Villaggi dei Bambini è parte della più grande Organizzazione a livello mondiale impegnata dal 1949 affinché i bambini e i ragazzi che non possono beneficiare di adeguate cure genitoriali crescano in una situazione di parità con i propri coetanei, concretizzando appieno il proprio potenziale e la possibilità di vivere una vita indipendente. È presente in 138 Paesi e territori, tra cui Israele e Palestina, dove aiuta oltre 2.5 milioni di persone tra bambine, bambini, ragazze, ragazzi e le loro famiglie.
SOS Villaggi dei Bambini supporta i bambini e le famiglie anche in contesti di conflitto e tutte le Associazioni membro della Federazione Internazionale basano costantemente le proprie decisioni sui principi umanitari fondamentali di umanità, imparzialità, neutralità e indipendenza, garantendo la massima cura e rispetto per il benessere e la dignità delle popolazioni colpite.
Il nostro lavoro è guidato dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell’infanzia e dalle Linee guida delle Nazioni Unite per l’accoglienza eterofamiliare.