ALTO RISCHIO EPIDEMICO E AD ALTI TASSI DI MORTALITA' PER MAMME E BAMBINI
– 19.09.2006
ALTO RISCHIO EPIDEMICO E AD ALTI TASSI DI MORTALITA' PER MAMME E BAMBINI
Analisi delle cause e dei fattori che causano un altra percentuale di mortalità ed epidemie di donne e bambini
Bassa diffusione, qualità e utilizzo dei servizi sanitari pubblici
Le istituzioni sanitarie pubbliche sono inadeguate in termini di diffusione e qualità dell' assistenza.
I settori privati e tradizionali forniscono la maggior parte di questi servizi.
Il personale è spesso inadeguatamente preparato, manca di motivazione e di supervisione.
Manca anche una linea di condotta delle strutture e delle procedure di regolamento che possano controllare il settore sanitario.
Questa situazione ha portato alla proliferazione irregolare di un settore privato con personale non qualificato che offre servizi di dubbia qualità.
Una larga parte della popolazione somala si cura autonomamente con medicine acquistate nelle farmacie private prima di andare in una struttura qualificata.
Benché i servizi delle farmacie siano più accessibili, sono senza regole e non c’è nessun tipo di controllo delle credenziali dei farmacisti o della qualità dei medicinali venduti.
Scarso accesso e minima possibilità di usufruire dell’assistenza prima e dopo il parto
I somali attribuiscono poca importanza all’assistenza sanitaria prima e dopo il parto.
La grande maggioranza delle nascite avviene in casa e molte vengono assistite dalle tradizionali mammane e/o da membri della famiglia, molti dei quali sono inesperti e impreparati.
Secondo l’indagine interna SOS:
- il 91,2% delle donne considera la casa il luogo più abituale per partorire,
- il 31,9% delle quali viene assistito dalle donne più anziane,
- il 29,3% da un’amica
- il 36,7% dalle mammane
- solo il 3,1% parla di una ostetrica/dottore come di una persona disponibile ad assisterla nel parto.
Tra quelle che partoriscono, solo il 20,4% godono di qualche forma di assistenza pre-parto mentre il 79,6% non viene assistita per niente.
L’assistenza dopo il parto la riceve solo il 18,4% delle donne.
In caso di complicazioni durante il parto, molte famiglie non cercano o ritardano la ricerca di cure specialistiche perchè le strutture e le capacità di affrontare le emergenze ostetriche sono fisicamente o economicamente non accessibili per la maggior parte delle famiglie.
Case, igiene e sanità povere e scarse
Un quinto delle case nelle aree urbane è composta da un’unica stanza che viene condivisa da due o più famiglie.
Inoltre, il 61,7% delle famiglie vive in alloggi temporanei che offrono una scarsa protezione dalle dure condizioni climatiche.
L’accesso e l’uso dei sistemi di scarico dei rifiuti sono generalmente molto difficoltosi.
Il metodo più comune per smaltire tali rifiuti è, per il 38,5% delle famiglie, un semplice buco dove vengono ammassati.
Questo aumenta le possibilità di riproduzione delle mosche e zanzare portatrici di malaria.
L’acqua, in particolare quella potabile, molto scarsa nella maggior parte della Somalia.
Il modo più comune per l’approvvigionamento dell’acqua a Mogadiscio è quella portata con i carretti dal 73,1% delle famiglie.
La più pulita e più cara è quella depurata usata solo dal 3,8% della popolazione. L’unico metodo per depurare l’acqua è la semplice sedimentazione.
L’acquisto dell’acqua restringe il suo utilizzo, limita la sua consumazione e può causare infezioni agli occhi e alla pelle.
Usi e costumi socio-culturali
Alcuni aspetti della cultura somala come la sua natura patriarcale, la diffusione di pratiche di mutilazione genitale delle donne e la masticazione del Khat* sono collegate all’alta mortalità di mamme e bambini.
Le conseguenze delle mutilazioni genitali sconvolgono il naturale processo del parto.
In caso di complicazioni possono verificarsi perforazioni e fistole.
La masticazione del Khat ha serie conseguenze economiche e sanitarie.
Venduto a 2-5 dollari USA, il Khat riduce al minimo le già scarse risorse famigliari che potrebbero altrimenti essere utilizzate per comprare, per esempio, provviste alimentari.
Un rapporto interno SOS ha evidenziato che circa l’83,9% della popolazione somala mastica Khat e il 91,2% fuma tabacco.
L’uso prolungato di queste sostanze per oltre 4 mesi riduce il livello di immunità e compromette ulteriormente lo stato di salute della comunità.
Il tasso di fertilità è molto alto variando da 5-6,8 figli/donna. Ciò significa che un gran numero di gravidanze sono generalmente ravvicinate nel tempo e influenzano negativamente lo stato generale di salute delle donne rendendo la nascita dei loro figli più pericolosa.
Povertà dell’alimentazione
I livelli di malnutrizione sono elevati tra i bambini della Somalia.
La malnutrizione è sia la causa che la conseguenza della diarrea.
I dati interni SOS indicano che il 75,1% dei bambini ha un’alimentazione che non ha un valore nutrizionale sufficiente e il 10,2% assume solo un pasto al giorno.
Da un punto di vista fisico, il 31,4% dei bambini appare denutrito mentre il 13,4% sono gravemente denutriti con segni evidenti di malnutrizione e di mancanza di energia proteinica.
*Con il termine di khat, parola araba, si identificano le foglie i germogli della Catha edulis Forsk, un albero di modeste dimensioni ma di gradevole aspetto che cresce spontaneamente lungo le dorsali montuose dell'Africa Orientale e dell'Arabia e appartiene al vasto gruppo dei materiali vegetali che contengono sostanze psicoattive, in questo caso, psicostimolanti. (cfr. www.droga.it/sistematica/graziani2/index.htm )