03.07.2014

Il Villaggio SOS di Ostuni inaugura il Progetto Lu.N.A.

Un luogo neutro per l’accoglienza

Ostuni, 27 giugno 2014  - “L’art 9 della Convenzione ONU dei diritti dell’infanzia sancisce il diritto dei bambini di mantenere relazioni personali e contatti diretti in modo regolare con entrambi i genitori, salvo quando ciò è contrario al maggior interesse del bambino. Il Villaggio SOS di Ostuni, che da 50 anni accoglie e sostiene i bambini, i ragazzi e le famiglie vulnerabili, ha voluto implementare la sua offerta di accoglienza attraverso l’istituzione di un servizio innovativo per il territorio e necessario per rispondere al bisogno del bambino di mantenere, rafforzare e recuperare la relazione con i genitori e famigliari nelle situazioni in cui il rapporto è compromesso”.

Con queste parole Antonella Barletta, Presidente del Villaggio SOS di Ostuni ha inaugurato il 27 giugno il Progetto Lu.N.A. Presenti l’Arcivescovo Mons. Caliandro, il Sindaco di Ostuni Coppola, le autorità locali, il Presidente di SOS Villaggi dei Bambini Alverio Camin e gli amici del Mondo SOS.
 

“Lu.N.A. è un acronimo che esprime e sintetizza la finalità del servizio. Non c’è nulla di più rassicurante del chiarore della luna per illuminare un percorso a volte buio e tortuoso! Questo servizio è rivolto alle famiglie affidatarie, famiglie di origine, genitori separati o divorziati e a situazioni famigliari multiproblematiche per le quali vi sia una previsione di incontri protetti. E’ stata la donazione di una giovane coppia di sposi a permetterci di ristrutturare l’appartamento che una volta ospitava il custode. Il gesto di Vito e Vanda è emblema di una generosità dal valore inestimabile”.

Il servizio è stato pensato per offrire adeguate risposte a particolari e diverse situazioni di disagio e difficoltà. Il luogo neutro potrà servire per: organizzare e gestire incontri tra minorenni e adulti, per attivare il soggiorno assistito, creando tra genitori separati e figli un riavvicinamento in un contesto coinvolgente e al tempo stesso protetto, per garantire l’ascolto protetto dei minorenni, nelle sole ipotesi in cui sia espressamente richiesto dai servizi socio sanitari e/o dall’Autorità giudiziaria. Il progetto è ospitato in una unità immobiliare già esistente e disponibile all’interno del Villaggio.

Potrà fruire di tutti i servizi di cui il Villaggio SOS dispone: parco giochi, aree a verde, palestra, sala multimediale e quant’altro, ma al tempo stesso dispone di un ingresso autonomo e riservato rispetto alle altre unità immobiliari che ospitano le nove comunità famigliari. “La struttura è dotata di spazi adeguati a poter vivere la quotidianità della vita in un contesto capace di offrire il vero calore di una casa. Un grazie va ai nostri bambini e ragazzi .Sono loro che danno un senso alle scelte di impegno che  noi tutti e non solo per i loro bisogni, ma soprattutto per le speranze che ripongono nel Villaggio anche quando dal Villaggio sono fuori”.