VIVERE DA SOLO IN UNA BARACCOPOLI AFRICANA. LA STORIA DI BEN
– 17.11.2006
VIVERE DA SOLO IN UNA BARACCOPOLI AFRICANA. LA STORIA DI BEN
17/11/06 - Ben aveva nove anni quando i suoi genitori sono morti. Da quel momento ha dovuto cavarsela da solo in una baraccopoli di Nairobi, ma con SOS Villaggi dei Bambini inizia una nuova vita.
Nella sua famiglia Ben* è il più giovane di quattro figli. E’ nato nel 1991 e i suoi genitori sono morti nel 2000, lasciando gli zii ad occuparsi dell’intera famiglia. Più tardi gli zii si sono trasferiti. I fratelli più grandi si erano sposati o sopravvivevano come potevano; non potevano ospitare il più piccolo. Ben è stato abbandonato nella baraccopoli di Korogocho, un’area povera e spesso pericolosa di Nairobi.
Ben ora vive in una baracca di legno che affitta pagando 300 Ksh al mese (circa 4 dollari USA). Non ha né mobili né coperte per scaldarsi. Deve guadagnarsi il cibo lavorando, mentre gli altri bambini dipendono dai genitori. Nonostante l’alto tasso di criminalità, maltrattamenti di minori e abuso di stupefacenti degli baraccopolis, Ben è riuscito a vincere tutte le difficoltà.
La giornata di Ben inizia alle 6.00, quando riceve un po’ di porridge nel Centro di accoglienza diurno SOS di Buru Buru, vicino allo baraccopoli.
Poi va a scuola.
I compagni e gli insegnanti vogliono molto bene a Ben.
La scuola è il posto in cui i sente più accettato e amato.
I compagni pregano sempre per lui e condividono con lui le piccole cose che hanno.
I suoi insegnanti lo aiutano molto. A scuola è uno studente come molti altri, ma i docenti sono convinti che, con la guida e le cure dei genitori, Ben sarebbe uno dei migliori studenti della scuola.
Dopo scuola, mentre gli altri bambini corrono a casa dalla loro famiglia, Ben corre al mercato vicino sperando di trovare lavoro per sopravvivere. Torna allo baraccopoli di sera.
Per lavarsi prima di andare a letto, deve comprare per uno scellino un contenitore da 20 litri d’acqua.
Durante il weekend, mentre gli altri bambini sono occupati a giocare, Ben esce presto per raccogliere plastica e metallo o per portare via la spazzatura della gente . In media in un giorno fa 105 Ksh (circa 1 dollaro e mezzo), che gli permette di mangiare per tutta la settimana.
Grazie alla partecipazione e all’impegno della comunità Ben riesce a sopravvivere. Il Centro di accoglienza diurno SOS di Nairobi entra nella sua vita nel 2003, quando gli assistenti sociali studiano il suo caso e scoprono che è vero, quel ragazzo vive davvero nello baraccopoli da solo. Immediatamente lo inseriscono in una scuola dove riceve un’istruzione primaria di qualità e gratuita. Il cibo diventa però un problema per lui: da questa necessità nasce l’idea di un programma-pasti. Ben è uno dei primi a beneficiare della razione mensile di cibo fornita dal Centro.
Ora la vita di Ben è possibile grazie al Centro di accoglienza diurno SOS. Gli danno assistenza medica, supporto educativo e una razione di cibo ogni mese.
Il Centro progetta di costruirgli una piccola casa, dove possa studiare senza preoccuparsi di come trovare i soldi per l’affitto.
* Per ragioni di privacy abbiamo cambiato il nome del ragazzo