SOS Villaggi dei Bambini – 16.03.2020

ANSA - Coronavirus: l'appello delle case famiglia, aiutateci

I bambini nelle case famiglia e la necessità di fornire loro un'assistenza adeguata nell'era del coronavirus: è un problema che riguarda molte realtà in Italia compresi i 500 bambini e i 230 operatori di Villaggi e Programmi SOS

(ANSA) - ROMA, 16 MAR - I bambini nelle case famiglia e la necessità di fornire loro un'assistenza adeguata nell'era del coronavirus: è un problema che riguarda molte realtà in Italia e tra queste le Associazioni di SOS Villaggi dei Bambini che accolgono circa 500 minorenni in tutta Italia ed impiegano 230 educatori ed operatori. Per tutti sono richieste cautele particolari e servono mezzi e risorse che consentano di portare avanti le loro attività.

I Villaggi SOS si trovano a Trento, Vicenza, Saronno, Ostuni, Mantova, Roma e due Programmi SOS a Torino e in Calabria. Attorno a loro si sta stringendo un cordone di solidarietà da tutta Europa, sia con donazioni e azioni concrete (l'Iban è IT95J0306909606100000018291), sia con messaggi o semplici disegni.

L'emergenza ha inevitabilmente comportato anche per SOS Villaggi dei Bambini l'adozione, da subito, di tutti i provvedimenti necessari per tutelare la salute dei piccoli, sia quella degli operatori che lavorano e vivono accanto a loro. La loro salute, spiega l'associazione, «viene costantemente monitorata, le indicazioni e le raccomandazioni fornite dalle autorità competenti sono scrupolosamente applicate». «Con l'attenzione dovuta in modo specifico ai bambini e ai ragazzi, continuiamo a tutelare l'atmosfera familiare che circonda gli ospiti dei Villaggi e Programmi SOS. Gli educatori e gli operatori sono impegnati costantemente nel sensibilizzarli e istruirli sulle regole da mettere in pratica a tutela della salute propria e degli altri membri della comunità». Una particolare attenzione è riservata agli aspetti psicologici dell'emergenza: «i bambini e i ragazzi sono resi consapevoli e informati nelle modalità adatte alla loro età, sempre comunque confortati e rassicurati».

In linea con i decreti ministeriali, l'attività dei volontari e tirocinanti è stata sospesa, così come le uscite dei ragazzi (salvo nei casi previsti) e le varie attività esterne; sospesi anche gli incontri con i familiari: i colloqui avvengono attraverso videochiamata. In ciascun servizio è stata svolta un'attività informativa a operatori e ragazzi sulle misure precauzionali da adottare. In tutti gli ambienti gel igienizzante e termometri. Riguardo alla sospensione delle attività scolastiche, spiegano dall'Associazione, viene garantita la frequenze delle lezioni a distanza.

Insomma, un grande sforzo che richiede risorse per le ore di straordinario del personale, per l'acquisto di materiale sanitario, per i pc e i device necessari a seguire le lezioni «Per garantire tutto questo ai bambini e ragazzi che accogliamo c'è bisogno del sostegno di ognuno di voi», è l'appello dell'Associazione. (ANSA)

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