Risposta all'emergenza - Libano – 26.08.2020

Libano: una giovane mamma racconta il dramma dell'esplosione di Beirut

La casa di Rula è stata distrutta quasi completamente, solo un muro è rimasto in piedi. Ora grazie al nostro intervento lei e i suoi figli hanno un posto dove restare al sicuro.

Rula è una madre di tre figli che vive a Karantina, un quartiere a est del porto di Beirut. Nel pomeriggio di martedì 4 agosto, era a casa con i suoi figli quando due violente esplosioni hanno colpito la capitale libanese.

"Siamo scappati di casa con i soli vestiti che avevamo addosso, macchiati del nostro sangue", dice Rula. "Sono stata ferita, mia figlia si è rotta le ossa di una mano e anche mio figlio si è fatto male e soffre ancora molto per le ferite. Ma sono grata che siamo sopravvissuti."
La casa di Rula è stata distrutta quasi completamente, solo un muro è rimasto in piedi. Lei e i bambini hanno trascorso la prima notte dopo l'esplosione a casa di suo fratello.

"Mi sento persa, non so cosa faremo io e i miei figli", dice.

Con il nostro aiuto, Rula e i suoi figli si sono trasferiti il ​​giorno successivo in una casa dove possono rimanere fino a quando non saranno al sicuro. SOS Villaggi dei Bambini Libano sta contattando i fornitori di servizi per riparare la sua casa senza pesare sulle precarie finanze di questa famiglia.

Dal giorno dell'esplosione, Carla Choueifaty, coordinatrice del Programma di rafforzamento familiare a Beirut, è stata in contatta da moltissime famiglie come quella di Rula e insieme al suo team si sono impegnati per venire incontro a tutti i loro bisogni.

L'esplosione è stata catastrofica, troppe persone morte, ferite e scomparse. Tutti in Libano sono stati colpiti in qualche modo”, ci ha raccontata Carla.

Le famiglie con cui lavoriamo si sono salvate, ma questo non significa che stiano bene. I loro parenti, amici e vicini sono rimasti feriti, tanti sono morti. Lo shock e gli effetti psicologici su bambini e adulti sono significativi, hanno tutti bisogno di un supporto psicologico e di risolvere molti problemi pratici: prima di tutto dare un tetto sopra la testa ai propri figli”.

Pochi minuti dopo l’esplosione ci siamo attivati per rispondere immediatamente a questa terribile emergenza umanitaria. Ma una volta che la polvere dei palazzi si è posata e si è finito di contare i morti, le conseguenze di questa devastante incidente non sono finite. Ora è tutto da ricostruire e i bambini e le famiglie più fragili sono quelle che hanno più bisogno di aiuto.

Noi continueremo a lavorare in Libano e in tutte le aree del mondo dove c’è bisogno di noi. Perchè una volta finita un’emergenza inizia la vera sfida per non lascare indietro nessuno. Non si ferma il nostro lavoro a supporto delle famiglie di Beirut e dei bambini che hanno perso la casa, i genitori, l’infanzia. E per farlo abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti.

Aiuta ora le famiglie colpite dall'esplosione

Su questo tema